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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06272012-150048


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MAMELI, MARCELLA
URN
etd-06272012-150048
Titolo
Le comunicazioni commerciali non sollecitate
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof.ssa Poletti, Dianora
Parole chiave
  • spam
  • spamming
  • comunicazioni indesiderate
  • comunicazioni non sollecitate
Data inizio appello
16/07/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il termine spamming – che trae origine da uno sketch satirico di un famoso show televisivo degli anni ’70, il Monty Python’s Flying Circus – identifica, nell’odierna terminologia informatica, una pratica consistente nell’invio massivo e spesso indiscriminato di comunicazioni non desiderate, perlopiù di contenuto pubblicitario, messa in atto da mittenti difficilmente identificabili e mediante svariate tecniche di comunicazione a distanza, in particolar modo tramite messaggi di posta elettronica.
Tale fenomeno, dalle preoccupanti dimensioni e in costante crescita, si caratterizza per la rilevante potenzialità lesiva a danno dei destinatari dei messaggi non sollecitati, lesione che si estrinseca sotto differenti profili: uno di natura economica, relativo ai costi di banda sostenuti da provider e utenti per il trasporto del messaggio nonché al tempo perduto dai destinatari per scaricare, verificare e cancellare il messaggio; uno di natura tecnica, dovuto ai danni (sia quelli diretti sui sistemi che quelli indiretti dovuti ai malfunzionamenti) causati dalle congestioni indotte dallo spam; uno di natura giuridica, in riferimento alla violazione della riservatezza dell’individuo.
Il presente lavoro di tesi si focalizza sulla problematica relativa alla liceità del fenomeno in oggetto, con particolare attenzione verso il tema della violazione del diritto alla privacy del destinatario.
L’elaborato procede ad una disamina del complesso quadro normativo in materia di comunicazioni commerciali. Il capitolo 1 parte dall’esame dalla nozione stessa di comunicazione commerciale e dei relativi obblighi informativi disciplinati nell’ambito del D.Lgs. 70/2003 (in materia di commercio elettronico). Al capitolo 2 si opera un’analisi delle fonti comunitarie (e rispettive normative nazionali di recepimento) in tema di comunicazioni indesiderate: Direttiva 97/66/CE del 15 dicembre 1997 sul trattamento dei dati personali e sulla tutela della vita privata nel settore delle telecomunicazioni, Direttiva 97/7/CE del 20 maggio 1997 riguardante la protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza, Direttiva 2000/31/CE dell’8 giugno 2000 relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell’informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno (Direttiva sul commercio elettronico), Direttiva 2002/58/CE del 12 luglio 2002 relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche.
Sempre al capitolo 2, viene trattata la più specifica disciplina del consenso contenuta nel D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) e nel D.Lgs. 206/2005 (Codice del consumo) ed esaminate le disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali in tema di spamming (Provvedimento generale del 29 maggio 2003, Provvedimento generale del 12 marzo 2003 e Provvedimento generale del 10 giugno 2003).
Il capitolo 3 contiene un’analisi delle problematiche connesse al contrasto tra le diverse normative, nazionali e comunitarie, anche alla luce delle modifiche legislative introdotte dalla Legge n. 51/2006 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 30 dicembre 2005, n. 273), dalla Legge n. 166/2009 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 25 settembre 2009, n. 135), dalla Legge n. 106/2011 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70) e dal recentissimo D.Lgs. n. 69/2012.
Al capitolo 4 sono infine menzionate le applicazioni giurisprudenziali sul tema trattato.
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