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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06262017-155541


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CECCOTTI, CHIARA
URN
etd-06262017-155541
Titolo
La famiglia delle citochine IL-1 nella malattia correlata a IgG4
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Migliorini, Paola
Parole chiave
  • IgG4-RD
  • famiglia delle citochine IL-1
Data inizio appello
18/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La malattia correlata a IgG4 costituisce una patologia immuno-mediata fibro-infiammatoria, di recente inquadramento nosologico, in grado di interessare potenzialmente qualsiasi distretto dell’organismo, caratterizzata da lesioni tumefattive che condividono, a prescindere dalla sede colpita, aspetti anatomo-patologici quali fibrosi storiforme, infiltrato linfoplasmacitico ricco in plasmacellule IgG4+, flebite obliterativa e moderata eosinofilia tissutale; le altre caratteristiche salienti della malattia corrispondono ad una frequente elevazione sierica delle IgG4 e ad una brillante risposta ai glucocorticoidi.
La patogenesi della malattia rimane tuttora enigmatica ed è stata sottoposta ad una recente rivisitazione: tradizionalmente considerata una patologia TH2-mediata per la spiccata rappresentazione di citochine TH2-correlate (IL-4, IL-5, IL-13), la IgG4-RD sembrerebbe in realtà correlata ad un particolare sottotipo di linfociti quali i linfociti T CD4+ CTLs in grado di secernere sia molecole citolitiche sia citochine ad attività profibrotica (IL-1β, IFN-γ, TGF-β).
La famiglia delle citochine IL-1 è costituita da 11 componenti di cui 7 ligandi con attività agonista (IL-1α, IL-1β, IL-18, IL-33, IL-36α, IL-36β, IL-36γ), 3 molecole ad attività recettoriale antagonista (IL-1Ra, IL-36Ra, IL-38) ed 1 mediatore anti-infiammatorio (IL-37): tali molecole riconoscono un ruolo cruciale nella regolazione dei processi infiammatori e nel favorire un’evoluzione in senso fibrotico in molteplici distretti dell’organismo. In questo studio sono stati reclutati 9 pazienti con diagnosi di IgG4-RD e 80 soggetti sani come controllo nel cui siero sono state dosate le citochine IL-1 ad attività agonista (IL-1α, IL-1β, IL-33, IL-18), i relativi recettori solubili (sIL-1R1, sIL-1R2, sIL-1R3, ST2/sIL-1R4) e le molecole ad attività antagonista (IL-1Ra, IL-18BP) attraverso un test ELISA Multiplex-Array; i livelli delle singole molecole sono stati valutati attraverso il test non parametrico di Mann Whitney mentre per le analisi di correlazione tra i livelli sierici dei mediatori analizzati ed i parametri clinici è stato sfruttato il test di correlazione non parametrico di Spearmann. In entrambi i casi la probabilità p<0,05 è stata considerata statisticamente significativa.
L’analisi statistica ha evidenziato un incremento significativo di IL-18 e IL-18BP, con valori normali di IL-18 libera, nei pazienti affetti rispetto ai controlli, oltre ad un’elevazione significativa di sIL-1R1, sIL-1R2 e sIL-1R4 con valori di sIL-1R2 significativamente aumentati nei pazienti con una maggiore attività di malattia, valutata attraverso il Disease Activity Index, e con malattia multiorgano rispetto ai pazienti con interessamento di un solo distretto.
Tali dati suggeriscono che l’elevazione di IL-18BP e dei recettori solubili di IL-1 (sIL-1R1/sIL-1R2) sia finalizzata a controbilanciare, in sede tissutale, gli effetti pro-infiammatori/pro-fibrotici mediati dai rispettivi ligandi. Un meccanismo sovrapponibile può essere prospettato anche per l’elevazione di sIL-1R4 sebbene, nell’ottica di alcuni recenti studi pubblicati in letteratura, non sia possibile escluderne un ruolo nell’evoluzione in senso fibrotico e, di conseguenza, verso un maggior danno tissutale. Nel complesso, questo studio delinea un controllo stringente della via di signaling mediata dalle citochine della famiglia IL-1 nei pazienti con IgG4-RD evidenziando, inoltre, il possibile ruolo di sIL-1R2 come biomarker dell’attività di malattia.

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