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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06262008-180329


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BEDINI, LAURA
URN
etd-06262008-180329
Titolo
Colture in vitro di piante medicinali per la produzione di metaboliti di interesse farmaceutico e alimentare
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
Relatore Prof. Pistelli, Laura
Relatore Prof. Pistelli, Luisa
Relatore Prof.ssa Mensuali, Anna
Parole chiave
  • piante aromatiche e medicinali (PAM)
  • metaboliti secondari
  • nutraceutici
  • biotecnologie in vitro
  • Curcuma longa
  • Psoralea bituminosa
Data inizio appello
14/07/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
14/07/2048
Riassunto
Negli ultimi anni l’ interesse verso le “piante della medicina popolare” si è sviluppato notevolmente; infatti statistiche fornite dalla World Health Organization(WHO) indicano che più del 25% della popolazione dei Paesi industrializzati e oltre l’ 80% degli abitanti dei Paesi in via di sviluppo usa abitualmente rimedi naturali. La piante aromatiche e medicinali (PAM) forniscono numerosi principi attivi, prodotti del metabolismo secondario, spesso generati da meccanismi di difesa delle piante contro altri organismi viventi o in seguito a stress abiotici.
I metaboliti secondari sono spesso responsabili dell’attività curativa e terapeutica per l’uomo e altri animali. Molte fitomedicine esibiscono i loro effetti benefici attraverso l’azione additiva o sinergica di molti composti chimici che agiscono ad un singolo o a molteplici siti target associati con un fisiologico processo.
Negli ultimi anni molte ricerche sono state indirizzate verso la produzione di elevate quantità di metaboliti secondari dalle piante PAM per poter soddisfare il sempre più elevato fabbisogno mondiale di questi prodotti naturali, tra cui le fitomedicine e i nutraceutici.
Caratteristica primaria dei nutraceutici è quella di avere un ruolo nutrizionale e stimolare effetti benefici sulla salute attraverso un loro utilizzo a lungo termine nell’alimentazione; i nutraceutici sono principalmente carotenoidi, chinoni, flavonoidi, polifenoli e allicine, composti con riconosciuta attività antiossidante, antibatterica, antinfiammatoria, anticancerogena e antilipidemica..
Le biotecnologie in vitro applicate alle piante medicinali hanno quindi fornito le tecniche più adeguate e moderne per rispondere alle esigenze dell’elevato fabbisogno; infatti con i sistemi di coltivazione in vitro si possono ottenere, in maniera continua ed indipendente dalle condizioni ambientali una considerevole biomassa vegetale in grado di fornire i principi biologicamente attivi.
Il lavoro presentato in questa tesi si inserisce all’interno di un progetto europeo chiamato “Nutrasnack” avente lo scopo di studiare ed introdurre sul mercato nuovi prodotti alimentari che dovranno contenere livelli bilanciati di lipidi, carboidrati e proteine e composti nutraceutici di origine alimentare, noti per i loro benefici effetti sulla salute.
Il progetto è volto alla selezione di un elevato numero di specie vegetali che devono presentare una composizione fitochimica idonea accompagnata da una buona crescita in colture in vitor e in bioreattori , utili per una produzione su scala commerciale.
Nel presente lavoro le specie officinali studiate sono state la Curcuma longa e Psoralea bituminosa.
La Curcuma longa è una specie di difficile propagazione interessante dal punto di vista alimentare, farmaceutico e cosmetico, le cui principali proprietà medicinali sono dovute soprattutto ad un composto contenuto nel rizoma chiamato curcumina, il quale conferisce all’organo vegetale il classico colore aranciato..
La Psoralea bituminosa è una specie di interesse farmaceutico soprattutto per le furanocumarine (psoralene e angelicina) presenti in tutta la pianta, ma soprattutto nelle foglie mature, caratterizzate da un potente odore di bitume. Per questa pianta sono state
Nel presente lavoro sono state individuate le tecniche per una buona produzione di materiale vegetale in vitro in grado di produrre i metaboliti di interesse e quindi procedere nella realizzazione del progetto europeo.
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