Tesi etd-06252021-120754 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALDELLI, LUCA
URN
etd-06252021-120754
Titolo
Determinazione della vita a fatica residua di ponti di acciaio
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Valvo, Paolo Sebastiano
relatore Ing. Costa, Giovanni
relatore Ing. Balocchi, Leonardo
relatore Ing. Costa, Giovanni
relatore Ing. Balocchi, Leonardo
Parole chiave
- acciaio
- acciaio-calcestruzzo
- fatica
- Palmgren-Miner
- ponti
- ponti esistenti
- verifiche a fatica
- Wöhler
Data inizio appello
12/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2091
Riassunto
Il lavoro di questa tesi nasce con lo scopo di approfondire lo studio dei fenomeni di fatica.
La prima parte di tesi consiste nello studio di tale fenomeno in letteratura e sulle norme attuali, quest’ultime sia nazionali (NTC18) che europee (Eurocodici), ed è stato identificato un procedimento da seguire per lo svolgimento delle verifiche a fatica.
La seconda parte di tesi tratta l’applicazione di quanto studiato a un cavalcavia esistente, ossia il Cavalcavia n°29 alla progressiva km 089+602 in carreggiata Nord-Sud dell’Autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, il quale è stato realizzato nel maggio 1975.
Facendo riferimento alle NTC18 e alle Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti si è caratterizzato il livello di sicurezza del ponte che risulta essere nella condizione Transitabile 2.
Siamo poi passati all’argomento centrale della Tesi: le verifiche a fatica su elementi di calcestruzzo armato e di acciaio, effettuando sia verifiche a vita illimitata sia a danneggiamento cumulativo come descritto nell’Eurocodice e nelle NTC18 e relativa Circolare.
Per valutare il numero di anni di vita a fatica rimanenti, è stato inizialmente stimato il danno accumulato durante la vita di servizio, cioè dal 1975 ad oggi.
Successivamente si è calcolato il danneggiamento che si verifica ogni anno da ora in avanti.
In questo modo sapendo che il danneggiamento cumulato deve essere minore di 1 si ricavano gli anni di vita rimanente a fatica.
La prima parte di tesi consiste nello studio di tale fenomeno in letteratura e sulle norme attuali, quest’ultime sia nazionali (NTC18) che europee (Eurocodici), ed è stato identificato un procedimento da seguire per lo svolgimento delle verifiche a fatica.
La seconda parte di tesi tratta l’applicazione di quanto studiato a un cavalcavia esistente, ossia il Cavalcavia n°29 alla progressiva km 089+602 in carreggiata Nord-Sud dell’Autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, il quale è stato realizzato nel maggio 1975.
Facendo riferimento alle NTC18 e alle Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti si è caratterizzato il livello di sicurezza del ponte che risulta essere nella condizione Transitabile 2.
Siamo poi passati all’argomento centrale della Tesi: le verifiche a fatica su elementi di calcestruzzo armato e di acciaio, effettuando sia verifiche a vita illimitata sia a danneggiamento cumulativo come descritto nell’Eurocodice e nelle NTC18 e relativa Circolare.
Per valutare il numero di anni di vita a fatica rimanenti, è stato inizialmente stimato il danno accumulato durante la vita di servizio, cioè dal 1975 ad oggi.
Successivamente si è calcolato il danneggiamento che si verifica ogni anno da ora in avanti.
In questo modo sapendo che il danneggiamento cumulato deve essere minore di 1 si ricavano gli anni di vita rimanente a fatica.
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