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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06242015-135335


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ITALIANI, SARA
URN
etd-06242015-135335
Titolo
Valutazione del costo energetico,EPOC e del bilancio simpato-vagale in pazienti con malattia di Parkinson sottoposti a exercise training aerobico e WBVT
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof. Rossi, Bruno
correlatore Prof. Dini, Marco
Parole chiave
  • HRV
  • training
  • parkinon
  • EPOC
  • consumo
  • ossigeno
  • WBVT
Data inizio appello
15/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Prima della introduzione della L-Dopa, alla fine del 1960, la fisioterapia e l’esercizio terapeutico erano considerati una componente importante del trattamento nel Morbo di Parkinson. Negli anni ’70, con la maggiore disponibilità della L-Dopa, molti hanno creduto che si fosse trovata una cura per la malattia definitiva, portando ad una riduzione di interesse per i trattamenti “alternativi” come la fisioterapia e l’esercizio terapeutico. L’interesse per questo approccio viene riscoperto in questi ultimi anni proprio in conseguenza della evidenza che l'efficacia della L-Dopa non dura indefinitamente e che con il suo uso esteso può causare effetti collaterali che possono anche superare i sintomi della malattia stessa. (Friedman A, 1991; Katzenschlager R., 2002; Allen RP., 2011; O'Sullivan SS., 2009).
In particolare l’approccio multidisciplinare, può migliorare le abilità dei pazienti con Morbo di Parkinson in aggiunta alla terapia farmacologica; il successo del trattamento del parkinsoniano dipende, quindi, anche dalla capacità e dalla volontà di fornire un programma terapeutico globale (Hildick-Smith, 1987).
Il concetto, condiviso da molti autori, è che l’esercizio terapeutico per gli individui con Morbo di Parkinson sia una necessità importante ed efficace per mantenere l’autonomia tanto quanto il trattamento farmacologico. Inoltre la fisioterapia basata su motor skills sembra anche essere protettiva nei confronti dello sviluppo della malattia.
Nella malattia di Parkinson, l’obiettivo principale della riabilitazione è di ottimizzare l’abilità funzionale e di minimizzare le complicanze secondarie. La ricerca sperimentale ha fornito la prova in questi ultimi anni, alla base degli effetti benefici, che l'esercizio fisico (Alonso-Frech F., 2011; Ellis T, 2011) può avere nella prevenzione e decelerazione dello sviluppo della malattia di Parkinson. Questi effetti positivi sono esercitati attraverso meccanismi diversi, quali la neuroprotezione, la neurotrasmissione (Ybot-Gorrin I., 2011) la plasticità, la neurogenesi (Hirsch MA., 2009), l'omeostasi e i fattori neurotrofici. Studi sulla applicazione clinica in una fase precoce sono ancora scarsi, anche se alcuni risultati sono incoraggianti. Ci sono ancora molte domande per determinare il tipo più adatto di esercizio (Ahlskog JE. 2011; Vivas J. 2011), il tempo della sua attuazione, la durata, e la combinazione di strategie (States RA., 2011).
Ulteriori aspetti, spesso misconosciuti e poco analizzati, sono il costo energetico del lavoro motorio riabilitativo (in termini di VO2), l’accumulo di stress indotto da esercizio (in termini di feed back simpato-vagale), gli adattamenti post esercizio e le fasi di recupero, quello che in letteratura viene definito “ burnout” e spesso rientrante nella terminologia “fatica cronica”, terminologia che crea spesso confusione e che viene usata per descrivere quadri simili (overtraining) di sovraffaticamento (Badget R. 1983), da non confondersi con overreaching (overtraining transitorio) che è una diminuzione di performance a breve termine e che dà inizio ad una seconda fase di supercompensazione con aumento della performance (Meeusen R. 2012).
In base a quanto sopra premesso lo scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare il costo energetico dell’esercizio riabilitativo ed in particolare l’EPOC nel periodo di restart, in soggetti affetti da Morbo di Parkinson idiopatico, in due tipologie di attività motorie basate su protocollo di attività riabilitativa impostata su motor skills approach:
1. Whole Body Vibration Training (WBVT)
2. Aerobic Exercise Training convenzionale (AER)
Inoltre è stato possibile determinare lo stress post esercizio attraverso l’uso di HRV atto a valutare, attraverso indici indiretti, il bilancio simpato-vagale susseguente ad esercizio riabilitativo proposto.
I protocolli di cui sopra sono all’uopo disegnati per soggetti Parkinson, e sono attualmente in validazione ed uso presso il Laboratorio di Human Movements and Rehab “Remaggi” del Centro di Biologia e Patologia dell’Invecchiamento dell’Università di Pisa.
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