• sottoprodotti
• salame
• razze autoctone
• suino

La presenza di castagneti nel comprensorio della Garfagnana offre una importante risorsa per l’allevamento del suino pesante, specie che più di ogni altra, trae vantaggio in termini di qualità dei prodotti derivanti dall’allevamento all’aperto. Per contenere i costi di produzione, e in modo particolare quelli di alimentazione, spesso, gli allevatori ricorrono a prodotti di scarto ottenuti dall’industria lattiero-casearia (siero) e molitoria (farine). Obiettivo della ricerca è stato quello di valutare due diete preparate con sottoprodotti del farro e delle castagne che non risultano commercializzabili e perciò destinabili ad un utilizzo zootecnico. La prova è stata condotta in un allevamento della Garfagnana, dove sono stati allevati venti suini appartenenti a due diverse razze ( Large White e Nero di Parma), alimentati con una dieta tradizionale (soia, mais, orzo) e con una a base di sottoprodotti locali (farina di farro, perlatura di farro, farina di castagne). Nell’elaborato sono discussi i dati per ogni capo riguardanti alcuni parametri: incrementi medi giornalieri, rilievi alla macellazione e sezionatura. Sono stati analizzati anche i prodotti freschi come muscolo e lardo, ed un prodotto trasformato come il salame locale.