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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06212011-103035


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DONATI, PAOLO
URN
etd-06212011-103035
Titolo
Effetto dei polimorfismi della Stearoil CoA Desaturasi e del Diacilglicerol Acil Transferasi sulla composizione in acidi grassi del latte nella razza Bruna Italiana
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE ALIMENTARI
Relatori
correlatore Prof. Durante, Mauro
relatore Prof. Secchiari, Pierlorenzo
Parole chiave
  • SCD1
  • ARMS-PCR
  • Acidi Grassi
  • Metabolismo Lipidico
  • Latte
  • DGAT1
Data inizio appello
11/07/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2051
Riassunto
La composizione degli acidi grassi, del latte bovino, è il risultato della combinazione di fattori esogeni ed endogeni. I primi sono caratterizzati dal tipo di alimentazione e dal sistema di gestione aziendale condotti dall’allevatore. Quelli endogeni, invece, dipendono dall’attività degli enzimi lipogenici attivi a livello della ghiandola mammaria.
La Stearoil CoA-Desaturasi (SCD) è uno degli enzimi chiave del metabolismo lipidico; la sua attività è quella di inserire un doppio legame in posizione cis-Δ9 in un largo spettro di acidi grassi a media e lunga catena.
Nella specie bovina, sono state individuate due forme del gene scd. Le differenze tra una forma e l’altra sono dovute a tre polimorfismi puntiformi (SNP), localizzati a livello del quinto esone. I tre SNP sono ereditati insieme, pertanto vanno a costituire due aplotipi distinti. Solo il terzo dei tre polimorfismi comporta la sostituzione di un aminoacido nella sequenza peptidica, precisamente una valina con un’alanina in posizione “293”. L’aplotipo che codifica per l’aminoacido valina è detto tipo V mentre quello che codifica per l’alanina è detto tipo A.
Ulteriori SNP sono stati individuati nella regione 3’ UTR del gene SCD1 (Kgwatalala et.al., 2009). Questa scoperta è risultata molto interessante perché la regione 3’ UTR è attivamente coinvolta nella fase post-trascrizionale; polimorfismi in questa regione possono modificare l’espressione del gene e conseguentemente l’attività del relativo enzima. Precisamente sono stati individuati 14 SNP che vanno a costituire tre aplotipi, chiamati H1, H2 e H3 (locus H1H2H3) (Kgwatalala et al., 2009). Gli SNP nel 3’ UTR del gene dell’SCD1 potrebbero quindi spiegare alcune delle differenze sulla quantità di concentrazione in acidi grassi MUFA contenuti nel latte all’interno delle varie razze.
Il Diacilglicerol Acil Transferasi (DGAT1) catalizza l’ultima fase della sintesi dei trigliceridi e la reazione comporta l’esterificazione dei diacilgliceroli con acil-CoA. Il DGAT1 è costituito da 17 esoni ed è localizzato sul cromosoma 14 bovino nella zona del QTL ed è associato con molte caratteristiche chimiche e produttive del latte. DGAT1 presenta un polimorfismo a livello proteico dove, in posizione “232”, si nota la sostituzione non conservativa di una lisina (K) con un’alanina (A) (K232A). Il polimorfismo che porta alla sostituzione di lisina (K) con un’alanina (A) può spiegare il 50 % della variazione genetica in percentuale del grasso del latte.
In questo lavoro sono stati genotipizzati 480 vacche di razza Bruna Italiana, applicando la metodologia Amplification Refractory Mutation System-PCR (ARMS-PCR) secondo il protocollo proposto da Steinberg et al. (2009).
I risultati hanno confermato che il polimorfismo A293V del gene SCD è associato con alcune caratteristiche legate all’efficienza di desaturazione della ghiandola mammaria e, in particolare, l’allele A è associato con un maggior contenuto di acidi grassi monoinsaturi. Un simile effetto è stato osservato anche per l’allele K del gene DGAT1, mentre per quanto riguarda il polimorfismo individuato nella regione del promotore SCD, la razza si è rivelata monomorfica. Questi risultati confermano la possibilità di impostare un programma di selezione assistita da marcatori per il miglioramento della qualità del grasso del latte bovino, basato sulla caratterizzazione della popolazione per quei geni marcatori associati con la composizione degli acidi grassi del latte.
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