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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06212008-210720


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MURATORI, LORENZO
URN
etd-06212008-210720
Titolo
Il polimorfismo genetico del trasportatore della serotonina, la differente espressione clinica e la gravità dei sintomi in pazienti con sindrome dell'intestino irritabile
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
  • IBS
  • 5HTTLPR
  • SERT
  • 5-HT
Data inizio appello
22/07/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
22/07/2048
Riassunto
Introduzione:
La sindrome dell'intestino irritabile (SII) si manifesta con un'elevata prevalenza nella popolazione generale (fino al 20%). Molti studi suggeriscono un possibile coinvolgimento della serotonina nei meccanismi etiopatogenetici della SII. Il "reuptake" della serotonina è mediato da un unico trasportatore la cui espressione genica è regolata da un polimorfismo nella regione promoter (5HTTLPR). Quest'ultimo dà luogo a due alleli, denominati short (S) e long (L). In particolare, la condizione di omozigosi per la variante short (S/S) e di eterozigosi (S/L) sono responsabili di una ridotta capacità di ricaptazione della serotonina.

Scopo dello studio:
Valutare una possibile associazione del polimorfismo 5HTTLPR con le differenti forme cliniche e la gravità dei sintomi in pazienti con SII.

Materiali e metodi:
Sono stati selezionati 179 pazienti con SII in accordo con i criteri di Roma, e suddivisi nelle 3 forme di presentazione clinica: costipazione-prevalente (C-SII), diarrea-prevalente (D-SII) ed alvo alterno (A-SII). La gravità dei sintomi è stata stimata tramite la scala di Francis-Whorwell. Sono stati arruolati anche 177 volontari sani compatibili per età e sesso. Il DNA è stato estratto dal sangue e la regione promoter del gene per la proteina SERT è stata amplificata mediante polymerase chain reaction (PCR).

Risultati:
Le frequenze genotipiche nei pazienti malati (L/L 31.8%, L/S 53.6%, S/S 14.5%) non differivano significativamente rispetto ai volontari sani (L/L 29.9%, L/S 49.7%, S/S 20.3%);(Chi-square test: P=0.351).

Stratificando i pazienti in base alle varianti cliniche, la distribuzione genotipica era:
D-SII (n=64), L/L 32.8%, L/S 50.0%, S/S 17.2%;
C-SII (n=64), L/L 39.1%, L/S 50.0%, S/S 10.9%;
A-SII (n=51), L/L 21.6%, L/S 62.7%, S/S 15.7%;
confrontando le frequenze genotipiche dei 3 sottogruppi con quelle dei volontari sani non emergevano differenze significative nei pazienti con D-SII,C-SII e A-SII.

La gravità dei sintomi, stimata tramite il punteggio di Francis-Whorwell, in relazione al genotipo (L/L 282.7± 76.8; L/S 290.3± 77.6; S/S 303.6± 92.5) non differiva significativamente (ANOVA: F=0.620, P=0.539).
Nel sottogruppo di pazienti con alvo prevalentemente costipato, i soggetti con genotipo S/S tendono ad avere un punteggio superiore rispetto agli altri (punteggio medio di 360 rispetto allo "score" medio dei pazienti con C-SII (312.1) e dei pazienti S/S con SII (303.6). Tuttavia tali differenze non riescono, seppur di poco, a raggiungere la significatività statistica.
Infine, indipendentemente dal genotipo, tra le differenti forme cliniche della SII si rileva una differenza significativa della gravità dei sintomi nelle tre varianti: i soggetti con alvo prevalentemente costipato riferiscono una maggiore gravità dei sintomi (312.1± 73.1) rispetto ai soggetti con alvo prevalentemente diarroico (271.9± 84.9) o alternante (284.4± 74.9) (ANOVA: F=4.405, P=0.014).

Conclusioni:
I risultati ottenuti nella coorte italiana non rivelano nessuna associazione tra il polimorfismo 5HTTLPR e la SII o le sue varianti cliniche. Quindi, il polimorfismo 5HTTLPR non sembra coinvolto nella etiopatogenesi e nell’espressione clinica della SII, semmai potrebbe essere parzialmente associato alla gravità della sua sintomatologia.
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