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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06202010-194407


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
IACOMINO, VALENTINA
URN
etd-06202010-194407
Titolo
PROGETTO DI UN CENTRO DI MUSICA CONTEMPORANEA PER LA CITTA' DI PISA - ARCHITETTURA & ACUSTICA
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Dringoli, Massimo
relatore Prof. Tuoni, Giuseppe
relatore Dott. Leccese, Francesco
Parole chiave
  • centro di musica contemporanea
  • sala concerti
  • studio di registrazione professionale
  • tempo di riverberazione
  • risposta acustica
Data inizio appello
15/07/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2050
Riassunto
Il Centro di Musica Contemporanea nasce come momento di aggregazione sociale mediante l’unico linguaggio universale: la Musica.
Il Centro sorge in località Praticelli, in un’area a cavallo tra i comuni di Pisa e San Giuliano Terme; a livello amministrativo è ubicato nel margine urbano di San Giuliano Terme, ma nei PRG di entrambi i comuni risalta la necessità di considerare tale area come una zona di transizione e come tale deve ospitare funzioni che siano a servizio di entrambi gli enti.
L’area risulta estremamente periferica per i due comuni, inoltre attualmente è alquanto scarna di servizi; al momento, pertanto, non mostra alcuna attrattiva e il rischio è di divenire un “ghetto sociale” per le compagini che la abitano. Da qui la necessità di realizzare in tale area un complesso che dia nuovo respiro a questa parte di territorio; l’obiettivo è pertanto quello di spostare il fulcro attrattivo delle due città dal centro alla periferia, creare una nuova “emergenza” che sia di richiamo per i turisti e che spinga i cittadini pisani e san giulianesi a vivere anche le zone periferiche del loro territorio, in sostanza creare un nuovo Polo di Attrazione per le due città.
Purtroppo in qualche modo il rischio di un’emarginazione sociale è già realtà: analizzando, infatti, il tessuto demografico di tale area appare subito all’occhio come i nativi pisani o sangiulianesi siano in un numero assolutamente esiguo, la maggioranza dei cittadini sono studenti “fuori-sede” e stranieri. Se è vero che l’architettura deve assolvere non solo a una funzione strutturale ma soprattutto a una funzione sociale, l’obiettivo primario del progetto è quindi creare una struttura che favorisca l’integrazione tra le varie compagini sociali che occupano il territorio dei due comuni, un luogo che diventi momento di aggregazione sociale e di scambio culturale tra persone di differenti origini, etnie e costumi attraverso l’unico vero Linguaggio Universale: la MUSICA!
Da qui la scelta di progettare un Centro di Musica Contemporanea.
Il motivo per cui è stato scelto di prediligere la musica contemporanea alla musica classica, a quella da camera o all’operistica risiede in due motivazioni: una ragione logistico-funzionale e una ragione sociale. La ragione logistico-funzionale risiede nel fatto che sul territorio pisano e sangiulianese esistono già importanti teatri sede di concerti di musica classica e opera, mentre non esiste un vero luogo al chiuso, decisamente capiente, nei due territori realizzato appositamente per ospitare concerti di musica contemporanea. La ragione sociale, invece, risiede nel fatto che questo centro di musica nasce come momento di aggregazione ed integrazione…concetto da dover divulgare maggiormente tra i giovani, visto che sono loro il futuro del paese e saranno quindi loro a dare una nuova immagine multietnica alla società moderna; è quindi necessario utilizzare un linguaggio più vicino al loro mondo, e il linguaggio maggiormente diffuso tra i ragazzi è la musica contemporanea. Resta comunque il fatto che tale complesso è assolutamente fruibile da chiunque (la musica contemporanea non ha età), e anzi il valore aggiunto è dato proprio dal fatto di avere diverse generazioni a confronto…visto che è solo grazie al confronto che si cresce e ci si evolve come singoli e come membri della società.
Il Centro ingloba in sé tutti gli spazi architettonici necessari per vivere la musica a 360° in un percorso di conoscenza che parte dalla comprensione della Musica nella Biblioteca della Musica, alla sua percezione nel Percorso Musicale Interattivo, al suo studio nelle Aule Studio, alla sua creazione nelle Sale Prove musicali, alla sua diffusione nello Studio di Registrazione, fino all’esplosione della condivisione col pubblico nella Sala Concerti.
Il percorso di “ideazione della forma” è nato e si è sviluppato a partire da due cardini: la Musica e il Colore; la musica per le ragioni finora espresse, il Colore per creare un continuum stilistico con la Residenza Studentesca Praticelli, per determinare nello skyline della città un’emergenza che incuriosisse e per richiamare i sette colori dell’iride da sempre simbolo dell’integrazione e della Pace.
Il naturale raccordo tra Musica e Colore si ritrova nella pittura e nella filosofia artistica del grande artista Vasilij Kandinskij. Kandinskij, infatti, considera la Musica come Arte-Guida perché è "l'arte che comporta il massimo dell'astrazione". Da qui nasce il rapporto sinestesico suono-colore: così come in musica i suoni costituiscono l'unico materiale, anche in pittura forme e colori devono essere adoperati per il loro valore intrinseco, indipendentemente da ogni imitazione della natura e parlare così per se stessi.
Nel progetto si è cercato di trasportare la dicotomia musica-colore di Kandinskij in una visione architettonica; il progetto nasce proprio dalla scomposizione e la ricomposizione degli elementi del quadro Garden di Kandinskij fino a definire spazi architettonici funzionali alle esigenze del Centro.
La composizione elaborata non stravolge il senso del quadro ma ripropone perfettamente i suoi equilibri formali e tonali lasciando pressoché invariate le interrelazioni tra i vari elementi e i loro colori.

Il Centro di Musica Contemporanea nasce dall’integrazione fra architettura e acustica.
È stata progettata l’Acustica dell’intero edificio in modo integrato per forma, volume e caratteristiche di ogni ambiente.
Nello specifico la Sala Concerti è stata progettata accordabile, la sua risposta acustica è cioè variabile in relazione ai tre diversi usi acustici previsti: musica contemporanea (nei vari casi di sala vuota, sala a metà, sala piena a ¾ e sala piena), musica classica e parlato. Lo studio della Sala Concerti è stato condotto utilizzando il software Raynoise 3.0. In particolare sono stati ottimizzati i seguenti indici di qualità acustica: tempo di riverberazione, livello di pressione sonora, tempo di primo decadimento, chiarezza, definizione, efficienza laterale, rapporto tra energia diretta e riflessa, rapporto della prima riflessione, criterio di eco della musica.
Sono poi stati progettati acusticamente quattro grandi ambienti dell’edificio (il foyer, il percorso musicale interattivo, il corridoio del blocco blu, il corridoio del blocco magenta), al fine di ottenere il giusto Potere Fonoassorbente che ottimizzasse il tempo di riverberazione degli ambienti.
È stato altresì progettato acusticamente lo Studio di Registrazione Professionale nei suoi tre locali principali: la Sala di Regia, la Sala di Ripresa e la Dead Room, definendo i materiali acusticamente e esteticamente ottimali per garantire la giusta risposta acustica.



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