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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06192023-134429


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SANTERCOLE, LUCIA
URN
etd-06192023-134429
Titolo
Non a Dan sed a Scioldo Odini filio: Arngrímur Jónsson e il dibattito genealogico in Rerum Danicarum Fragmenta
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Battaglia, Marco
correlatore Prof. Ferri, Rolando
Parole chiave
  • Arngrímur Jónsson
  • Skjöldunga saga
  • Skjöldr
  • genealogie erudite
  • Scandinavia
  • umanesimo
  • storiografia
  • dinastia danese
  • learned prehistory
  • genealogies
  • historiography
  • danish dynasty
Data inizio appello
06/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2093
Riassunto
Il lavoro propone un’analisi e una revisione delle fonti manoscritte di carattere narrativo e genealogico sulla figura di Skjǫldr, mitico capostipite della dinastia danese. Le fonti catalogate erano disponibili in Scandinavia prima del 1596, anno di stesura dell’opera Rerum Danicarum Fragmenta di Arngrímur Jónsson, il principale umanista islandese, e verosimilmente adottate come fonte del suo lavoro in parallelo alla perduta *Skjǫldunga saga. Si mira in questo modo a una più dettagliata contestualizzazione del panorama storiografico danese nella prima Età Moderna, sottolineando il ruolo svolto dalle genealogie erudite nelle due tradizioni islandese e danese. Si propone infine una traduzione e un commento dei primi quattordici capitoli di Rerum Danicarum Fragmenta.

This thesis proposes an analysis and review of the narrative and genealogical manuscript sources on the figure of Skjǫldr, the mythical progenitor of the Danish dynasty, available in Scandinavia before 1596. The year marks the drafting of Rerum Danicarum Fragmenta by Arngrímur Jónsson, the main Icelandic humanist, likely to have consulted several other sources for his historiographical work in parallel to the lost *Skjǫldunga saga. In this way, a more detailed contextualisation of the Danish historiographical background in the Early Modern Age is aimed, emphasising the role played by learned genealogical traditions in Denmark and Iceland. To conclude, a translation and commentary of the first fourteen chapters of Rerum Danicarum Fragmenta is offered.
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