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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06192019-005916


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
AGRESTI, ANDREA
URN
etd-06192019-005916
Titolo
Giardia duodenalis e altri parassiti intestinali nei canili della Toscana del nord.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
PATOLOGIA E CLINICA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Perrucci, Stefania
relatore Prof.ssa Marchetti, Veronica
Parole chiave
  • assemblaggi
  • prevalenza
  • giardia duodenalis
  • cani
  • zoonosi
  • Toscana
  • canili
Data inizio appello
12/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2089
Riassunto
Obiettivo: Lo scopo principale di questo studio è stato quello di valutare la prevalenza di Giardia duodenalis in alcuni canili toscani e la possibile variabilità della prevalenza di questo parassita in base ad alcuni fattori sia di pertinenza degli animali esaminati, quali età e sesso, che del canile di provenienza e della stagione dell’anno. Su alcuni dei campioni positivi sono state inoltre eseguite indagini molecolari, attualmente ancora in corso, finalizzate a valutare la positività per Giardia duodenalis e a identificarne il genotipo (Assemblaggi).
Materiali e metodi: Sono stati inclusi nello studio 168 cani provenienti da quattro canili e suddivisi in quattro classi di età: ≤ 6 mesi, 6- 12 mesi, 1-8 anni, >8 anni. In tutti i canili il campionamento è stato eseguito nelle diverse stagioni dell’anno. Da ciascun cane sono stati raccolti campioni fecali individuali esaminati con tecniche parassitologiche quali e quantitative (striscio a fresco, Mini-FLOTAC, Baermann e un test immunocromatografico per l’individuazione degli antigeni fecali di G. duodenalis e Cryptosporidium spp.). Alcuni dei campioni positivi per G. duodenalis sono stati sottoposti ad analisi molecolari e sequenziati per identificare l’assemblaggio.
Risultati: Su 168 cani esaminati 69 sono risultati positivi per G. duodenalis, con una prevalenza pari al 41.07%. L’età con la prevalenza più elevata è stata ≤ 6 mesi (72.73%), seguita da 6- 12 mesi (64.29%), 1-8 anni (34.62%) e >8 anni (31.37%). Il canile con la prevalenza maggiore è risultato essere quello di Pistoia (75.76%), seguito da Prato (39.58%), Valdarno (33.85%) e Firenze (13.64%). Il numero di cani positivi è risultato elevato in tutte le stagioni. Per l’analisi statistica sono stati utilizzati Il test del Chi quadro, che ha evidenziato differenze significative riguardo la frequenza di G. duodenalis nei diversi canili (p = 0) e nelle classi di età (p = 0.003), ma non per la stagionalità (p = 0.130) e la regressione logistica multivariata, la quale ha evidenziato che nel canile di Pistoia la prevalenza di G. duodenalis è stata più elevata (p< 0,05) rispetto agli altri e per quanto riguarda le stagioni, inoltre, la prevalenza è risultata statisticamente significativa in inverno (p< 0,05); nessuna differenza significativa nelle diverse fasce d’età. Le analisi molecolari, ancora in corso, hanno confermato la positività per G. duodenalis in 7 dei 15 campioni esaminati e identificato l’assemblaggio zoonotico B, in 4 cani e l’assemblaggio specifico C, in un cane. È stato riscontrato un unico caso di positività per Cryptosporidium sp. (prevalenza 0.6%) e 23 soggetti positivi per i nematodi intestinali (prevalenza 13.69%); In particolare, T. canis in 15 cani (prevalenza 8.93%), A. caninum in 2 cani (prevalenza 1.19%) e T. vulpis in 6 cani (prevalenza 3.57%).
Discussione: La prevalenza di G. duodenalis è in linea o più elevata rispetto alle prevalenze osservate in alcuni precedenti studi eseguiti sia in Italia che in altri Paesi europei ed extraeuropei in diverse popolazioni. La gestione igienico-sanitaria dovrebbe essere migliorata in tutti i canili in quanto la prevalenza del parassita è comunque stata sempre piuttosto elevata. I parassiti identificati G. duodenalis, Cryptosporidium spp., T. canis e A. caninum possiedono tutti un potenziale zoonotico elevato. La conferma della positività molecolare per G. duodenalis in molti dei campioni esaminati (7/15) e gli assemblaggi identificati, sottolineano ulteriormente l’importanza della diffusione di questa parassitosi come problema di sanità pubblica.
Conclusioni: L’ elevata prevalenza di G. duodenalis evidenziata in questo studio sottolinea l’importanza di mettere in atto misure efficaci per il controllo di questo parassita considerate le forme cliniche di cui può essere responsabile e il suo potenziale zoonotico. Questo lavoro suggerisce di ampliare gli studi per conoscere l’epidemiologia molecolare e le implicazioni zoonotiche di G. duodenalis nei canili dell’area esaminata.
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