Tesi etd-06192009-151107 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VACCARO, MAURIZIO
URN
etd-06192009-151107
Titolo
Modellistica e simulazione numerica di serbatoi geotermici
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA ENERGETICA
Relatori
Relatore Prof. Casarosa, Claudio
Relatore Prof. Sbrana, Alessandro
Relatore Ing. Donatini, Franco
Relatore Prof. Sbrana, Alessandro
Relatore Ing. Donatini, Franco
Parole chiave
- Massa Marittima
- modellistica di serbatoi geotermici
- rocce calde secche
- valutazione del potenziale geotermico
Data inizio appello
13/07/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro si affrontano i problemi che concorrono alla realizzazione di modelli numerici e analitici nello studio dei serbatoi geotermici.
Sono illustrati i metodi di valutazione del potenziale geotermico detti “del primo ordine”; fra questi, il metodo volumetrico è stato scelto per realizzare una valutazione di massima del contenuto energetico del sottosuolo su un’area (estesa 126 kmq) individuata come caso studio: il campo geotermico della zona di Massa Marittima (GR).
Viene illustrato anche un approccio alla valutazione di tipo statistico per la risorsa geotermica: una tecnica basato sul metodo Monte Carlo e il metodo di Parini e Riedel.
Si è cercato di simulare, con un software agli elementi finiti (FEFLOW, della WASY GmbH), il comportamento del serbatoio geotermico, presente nella zona considerata.
È stata considerata una sezione 2D verticale della zona, nella quale si sono individuate le formazioni con funzione di copertura impermeabile e di serbatoio. Il serbatoio è costituito principalmente da calcare cavernoso (probabilmente con fratturazioni) e anidriti di Burano, la copertura invece da argille a Palombini e conglomerato di Montebamboli (in parte anche da Travertini di Massa Marittima).
Queste prove hanno risentito pesantemente della carenza di dati sia sulle proprietà geologiche e termofisiche delle formazioni rocciose considerate, sia nell’impostazione delle condizioni al contorno sul dominio di calcolo.
Nelle varie fasi del lavoro, si è fatto riferimento ad un sondaggio stratigrafico effettuato da ENEL nei primi anni Novanta, il “Massa 2”, realizzato nei pressi del centro abitato di Massa Marittima e della sezione geologica considerata. I dati ricavati circa questo pozzo, tuttavia, non sono stati sufficienti a costruire un modello determinato e ben vincolato dell'acquifero locale.
Le poche condizioni al contorno hanno però permesso di riottenere dal software la situazione di serbatoio geotermico prevalentemente conduttivo e povero di fluido, almeno nei pressi del pozzo “Massa 2”.
Si illustrano i risultati di alcuni tentativi di simulazione sulla sezione 2D significativi.
Nel lavoro è affrontato uno studio sulla possibilità di sfruttamento della risorsa geotermica “secca”, ovvero del calore delle rocce calde ad elevata profondità (la zona studiata è situata al margine meridionale del campo geotermico di Larderello e interessata da un elevato valore delle temperature sotterranee).
Si è studiato il modello fisico di un dominio roccioso, al cui interno venga collocato uno scambiatore di calore a baionetta (a circa 3000 m di profondità), per asportare calore direttamente dalla roccia, supposta secca.
Lo studio è stato basato sulla discretizzazione delle equazioni integrali non lineari derivanti dai bilanci termici sul sistema fisico scambiatore-roccia. Una risoluzione basata sul “metodo delle approssimazioni successive” è stata implementata, utilizzando un software CFD (Fluent) e processando i dati in uscita in fogli di calcolo in Microsoft Excel.
La risoluzione ricorsiva delle equazioni integrali non lineari considerate, mediante il metodo delle approssimazioni successive, è stata portata a convergenza in base a un'espressione dell'errore numerico che è sostanzialmente una norma basata sugli scarti quadratici medi fra i profili di temperatura ottenuti in uscita dal calcolo.
Il modello fisico-numerico è stato validato facendo uso della soluzione di un noto problema di trasmissione del calore, usato come riferimento: una barra sepolta, a temperatura costante, immersa per tutta la sua lunghezza in un mezzo omogeneo semi-infinito a temperatura uniforme all'infinito e conducibilità termica costante. Si è utilizzato il valore della potenza prelevata in questa configurazione come riferimento per le successive simulazioni numeriche.
Si riportano gli andamenti delle isoterme nel dominio bidimensionale assialsimmetrico considerato e i valori della potenza ottenuti dallo schema numerico descritto.
Sono illustrati i metodi di valutazione del potenziale geotermico detti “del primo ordine”; fra questi, il metodo volumetrico è stato scelto per realizzare una valutazione di massima del contenuto energetico del sottosuolo su un’area (estesa 126 kmq) individuata come caso studio: il campo geotermico della zona di Massa Marittima (GR).
Viene illustrato anche un approccio alla valutazione di tipo statistico per la risorsa geotermica: una tecnica basato sul metodo Monte Carlo e il metodo di Parini e Riedel.
Si è cercato di simulare, con un software agli elementi finiti (FEFLOW, della WASY GmbH), il comportamento del serbatoio geotermico, presente nella zona considerata.
È stata considerata una sezione 2D verticale della zona, nella quale si sono individuate le formazioni con funzione di copertura impermeabile e di serbatoio. Il serbatoio è costituito principalmente da calcare cavernoso (probabilmente con fratturazioni) e anidriti di Burano, la copertura invece da argille a Palombini e conglomerato di Montebamboli (in parte anche da Travertini di Massa Marittima).
Queste prove hanno risentito pesantemente della carenza di dati sia sulle proprietà geologiche e termofisiche delle formazioni rocciose considerate, sia nell’impostazione delle condizioni al contorno sul dominio di calcolo.
Nelle varie fasi del lavoro, si è fatto riferimento ad un sondaggio stratigrafico effettuato da ENEL nei primi anni Novanta, il “Massa 2”, realizzato nei pressi del centro abitato di Massa Marittima e della sezione geologica considerata. I dati ricavati circa questo pozzo, tuttavia, non sono stati sufficienti a costruire un modello determinato e ben vincolato dell'acquifero locale.
Le poche condizioni al contorno hanno però permesso di riottenere dal software la situazione di serbatoio geotermico prevalentemente conduttivo e povero di fluido, almeno nei pressi del pozzo “Massa 2”.
Si illustrano i risultati di alcuni tentativi di simulazione sulla sezione 2D significativi.
Nel lavoro è affrontato uno studio sulla possibilità di sfruttamento della risorsa geotermica “secca”, ovvero del calore delle rocce calde ad elevata profondità (la zona studiata è situata al margine meridionale del campo geotermico di Larderello e interessata da un elevato valore delle temperature sotterranee).
Si è studiato il modello fisico di un dominio roccioso, al cui interno venga collocato uno scambiatore di calore a baionetta (a circa 3000 m di profondità), per asportare calore direttamente dalla roccia, supposta secca.
Lo studio è stato basato sulla discretizzazione delle equazioni integrali non lineari derivanti dai bilanci termici sul sistema fisico scambiatore-roccia. Una risoluzione basata sul “metodo delle approssimazioni successive” è stata implementata, utilizzando un software CFD (Fluent) e processando i dati in uscita in fogli di calcolo in Microsoft Excel.
La risoluzione ricorsiva delle equazioni integrali non lineari considerate, mediante il metodo delle approssimazioni successive, è stata portata a convergenza in base a un'espressione dell'errore numerico che è sostanzialmente una norma basata sugli scarti quadratici medi fra i profili di temperatura ottenuti in uscita dal calcolo.
Il modello fisico-numerico è stato validato facendo uso della soluzione di un noto problema di trasmissione del calore, usato come riferimento: una barra sepolta, a temperatura costante, immersa per tutta la sua lunghezza in un mezzo omogeneo semi-infinito a temperatura uniforme all'infinito e conducibilità termica costante. Si è utilizzato il valore della potenza prelevata in questa configurazione come riferimento per le successive simulazioni numeriche.
Si riportano gli andamenti delle isoterme nel dominio bidimensionale assialsimmetrico considerato e i valori della potenza ottenuti dallo schema numerico descritto.
File
Nome file | Dimensione |
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00Frontespizio.pdf | 52.70 Kb |
01IntroSommario.pdf | 40.24 Kb |
02Capitolo1.pdf | 269.13 Kb |
03Capitolo2.pdf | 346.96 Kb |
04Capitolo3.pdf | 894.99 Kb |
05Capitolo4.pdf | 27.39 Mb |
06Capitolo5.pdf | 2.18 Mb |
07Conclusioni.pdf | 26.12 Kb |
08AppendiceA.pdf | 491.79 Kb |
09Bibliografia.pdf | 56.60 Kb |
10Ringraziamenti.pdf | 17.51 Kb |
11Lista_simboli.pdf | 54.86 Kb |
12Elenco_figure.pdf | 45.80 Kb |
13Indice.pdf | 34.08 Kb |
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