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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06192007-112532


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Lubrano, Filippo
URN
etd-06192007-112532
Titolo
SAP, Visio e ViFlow: il Process Mapping come enabler del Change Management. Il caso MTU France.
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA GESTIONALE
Relatori
Relatore Dulmin, Riccardo
Relatore Loutte, Frédérique
Parole chiave
  • Mappa dei Processi
  • ViFlow
  • SAP
  • MTU
  • Process Mapping
  • Change Management
Data inizio appello
13/07/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Col presente elaborato, il candidato presenta il risultato di oltre tre mesi di lavoro presso la società MTU France, divisi in maniera temporalmente iniqua tra le sedi di Beauchamp (Paris) e Mandelieu-La-Napoule (Cannes).
Lo schema strutturale dell’elaborato segue logicamente e cronologicamente il lavoro operativo. Si inizia pertanto con una fase indispensabile di mappatura dei processi, che fa in qualche modo da “abilitatore” alle fasi successive (da cui il titolo del lavoro). Qui, attraverso una serie di interviste mirate, il candidato ha proposto una nuova vista della realtà aziendale – da funzioni a processi – e realizzato così una dettagliata Process Map che coprisse tutte le attività svolte in seno all’azienda.
Questa fase ha costituito inoltre di fatto il primo passo per una SWOT Analysis, strumento gestionale ancora mai utilizzato in azienda prima d’ora.
Il Process Mapping ha costituito di fatto il sostrato che ha reso possibile, oltre che il change management, anche un’analisi della catena del valore del Porter (una delle due anime della SWOT Analysis, appunto: quella interna) che altrimenti non avrebbe avuto altro basamento su cui poggiare.
Il vero task del periodo in azienda era però la gestione del cambiamento. Un change management rivelatosi per contro in realtà del tutto atipico, in quanto di fatto i cambiamenti, al momento dell’arrivo del candidato in azienda, erano già avvenuti. Cambiamenti significativi, che intaccavano sia il lato tecnologico, con l’introduzione del sistema ERP SAP R/3 appena effettuata, che quello gestionale, con un consistente aumento dell’headcount che ha portato ad un aumento del 40% del numero di dipendenti in azienda.
Il change management “ex post” ha costituito dunque la seconda sfida del lavoro, dovendo gestire sia il piano individuale che quello organizzativo. Abilitato del Process Mapping, il change management stesso è risultato a sua volta enabler di un’attività che potremmo assimilare ad una sorta di pianificazione del miglioramento: le informazioni raccolte durante le interviste “a tappeto” effettuate in azienda dal candidato, infatti, sono state poi rielaborate e hanno costituito la base per proporre – e, laddove fosse temporalmente possibile, attuare – delle azioni tese al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azienda.
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