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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06182014-155606


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
STAGNARO, CHIARA
URN
etd-06182014-155606
Titolo
Aortite isolata: valutazione epidemiologica, clinica e strumentale di una serie di casi e confronto con una coorte di pazienti affetti da arterite temporale.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
REUMATOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Bombardieri, Stefano
Parole chiave
  • arterite temporale
  • aortite
Data inizio appello
08/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’arterite a cellule giganti (ACG) è la più comune vasculite sistemica primitiva dell’anziano che interessa le arterie di medio e grosso calibro, con preferenza per le arterie extracraniche del capo e del collo, ma con possibilità di coinvolgimento anche dell’aorta e delle sue principali diramazioni. Il profilo clinico della ACG è molto variegato comprendendo segni e sintomi cranici tipici, quali cefalea temporo-parieto-frontale di recente insorgenza, claudicatio mandibolare, diminuzione dell’acuità visiva e tumefazione palpabile dell’arteria temporale, sintomi costituzionali, quali febbre, astenia e perdita di peso. Le tecniche di imaging a nostra disposizione indicano che l’interessamento aortico nella ACG è comune anche negli stadi precoci di malattia o al momento della diagnosi; tale condizione, inoltre, può essere manifestazione di una patologia tendente alla cronicizzazione o alla riacutizzazione con necessità di interventi terapeutici più aggressivi e con un aumentato rischio di complicanze vascolari nel lungo termine. La prevalenza di aortite in corso di ACG varia dal 33 al 65%, tuttavia i dati provenienti da casistiche chirurgiche e da studi autoptici suggeriscono un tasso di incidenza più elevato. Poiché l’aortite di solito sfocia in complicanze che mettono a rischio la vita del paziente (dissezioni e aneurismi) e poiché molto spesso rimane asintomatica fino alla comparsa di tali complicanze, è fondamentale un corretto screening in tutti i pazienti con ACG per escludere la presenza di un eventuale interessamento aortico. Le più comuni cause reumatologiche di aortite sono l’arterite di Takayasu (TA) e la ACG, ma l’aortite può essere anche: idiopatica, una manifestazione della patologia IgG4-correlata o causata da infezioni tra le quali sifilide, tubercolosi o da altri agenti batterici e virali. Oltre ai pazienti con ACG e sintomi cranici, non è raro osservare pazienti asintomatici o con soli sintomi costituzionali che presentino alla PET un aumento dell’uptake del tracciante a livello aortico. Nella pratica clinica, in tali casi, viene di solito posta diagnosi di ACG o di TA sulla base dell’età di esordio dei sintomi; rimane da chiarire se l’aortite isolata sia parte del quadro clinico della ACG o della TA o sia invece un’entità nosologica differente. Lo scopo dello studio è di paragonare dati epidemiologici e clinici e l’esito delle indagini svolte su pazienti con aortite isolata con quelli dei pazienti con ACG per definire se i due gruppi di soggetti differiscano o meno tra di loro.
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