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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06172019-183450


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRASSI, GIONATA
URN
etd-06172019-183450
Titolo
"La ricezione dell'Olocausto in Italia nel secondo dopoguerra"
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Banti, Alberto Mario
Parole chiave
  • sterminio
  • seconda guerra mondiale
  • Olocausto
  • nazisti
  • Italia
  • ebrei
  • testimoni
Data inizio appello
08/07/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi indaga sulla ricezione dell'Olocausto in Italia nel secondo dopoguerra. Dopo un primo flusso di memorialistica sullo sterminio assistiamo a una brusca interruzione editoriale tra il 1948 e il 1952. Se da una parte il silenzio è fisiologico per riprendere il ricordo esistono altri fattori che spiegano tale interruzione. Le liberal-democrazie si impongono come sistema più accettabile in questa fase storica e il testimone - portatore di sofferenza- è in antitesi con il modello democratico e ottimistico che esse propongono. Oltre a ciò influiscono al calare di una "cortina di silenzio" la nascita del "mito" del "bravo italiano" e le dinamiche presenti nel neo-nato Stato di Israele. Timide aperture si possono intravedere dopo il 1952: da una parte gli articoli di Meneghello per "Comunità" hanno il merito di sottoporre l'Olocausto a un pubblico medio in Italia dall'altra alcuni articoli apparsi su "Epoca" sono significativi per comprendere alcune dinamiche sopra descritte. Questi anni sono fondamentali per comprendere il netto cambio di rotta a partire dagli anni Sessanta quando l'Olocausto fa il suo ingresso sulla scena mondiale.
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