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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06172015-154155


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHIUSALUPI, MARTINA
URN
etd-06172015-154155
Titolo
Percezione del dolore clinico e di quello indotto sperimentalmente: il ruolo del comportamento abnorme da malato.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Ciaramella, Antonella
Parole chiave
  • Somatizzazione
  • AIB
  • Psicopatologia
  • Dolore cronico
  • Psicofisica
Data inizio appello
10/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il dolore cronico è quel dolore persistente, quotidiano, che si prolunga ben oltre il normale tempo di guarigione (Spitz, 2002). Esso si conforma come una sindrome autonoma con pesante impatto sulla vita della persone e per questo va trattato tempestivamente. E' importante sottolineare che il dolore non si identifica con la nocicezione, secondo Melzack e Katz (1999), infatti, considerare solamente le componenti percettivo-sensoriali del dolore, ed ignorare le sue proprietà affettive e motivazionali, vorrebbe dire considerare una sola parte del problema. L'obiettivo della presente ricerca è quello di indagare la relazione tra percezione del dolore cronico e di uno stimolo doloroso indotto sperimentalmente e la presenza di somatizzazione, comportamento abnorme di malattia e amplificazione somatica in soggetti con dolore cronico. Il campione è costituito da 98 soggetti affetti da varie sindromi dolorose. Per valutare la percezione del dolore sperimentale è stato utilizzato il Cold Pressure Test (Wolf & Hardy, 1941), per la valutazione del dolore clinico è stato impiegato il QUID (Questionario Italiano del Dolore, De Benedittis, 1987). La somatizzazione è stata indagata tramite il questionario SCL-90 (Symptoms Checklist-90, Derogatis, 1994), l'amplificazione somatosensoriale con la SSAS (Somatosensory Amplification Scale, Barsky et al. 1990), ed il comportamento abnorme di malattia con l'IBQ (Illness Behaviour Questionnaire, Pilowsky & Spence, 1982). Dai risultati ottenuti si evidenzia come la relazione tra amplificazione somatosensoriale, somatizzazioni, illness behaviour e dolore cronico sia fortemente influenzata dalla variabile sesso. Emerge inoltre come non vi sia correlazione tra percezione del dolore clinico e dolore sperimentale. L'amplificazione somatica sembra correlare con il dolore sperimentale, ma non con quello clinico. La somatizzazione correla con la dimensione valutativa e affettiva del dolore clinico e con la tolleranza al dolore sperimentale, mentre emerge come il comportamento abnorme di malattia influisca più sulla psicopatologia che non sul dolore.
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