logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06162017-103040


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DEL CARLO, LIVIO
Indirizzo email
liviodelcarlo@gmail.com
URN
etd-06162017-103040
Titolo
La responsabilita delle agenzie di rating
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Kutufà, Ilaria
Parole chiave
  • subprime
  • rater
  • OTH
  • OTD
  • contatto sociale
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La seguente tesi di laurea intende, inizialmente, ripercorrere le principali tappe dello sviluppo storico del fenomeno del rating, mettendo in particolare evidenza il passaggio dal modello originario adottato dalle agenzie di rating, investor-paid, all'attuale issuer-paid e i contestuali conflitti di interesse insiti nel secondo.
Successivamente si pone l'accento sull'attribuzione di un valore regolamentare al rating, che diventa non più un giudizio sul merito creditizio inter partes, ma assume una rilevantissima valenza pubblica. Alcuni autori sostengono che con tale attribuzione le società di rating, producano e vendano una regulatory licence. Inoltre con l'attribuzione del valore regolamentare, si trasla, quantomeno una parte, della vigilanza sugli emittenti i titoli a carico delle agenzie di rating, che ragionevolmente non hanno né le capacità né i mezzi tecnici per svolgere un simile compito.
Il lavoro si concentra poi sulla crisi finanziaria del 2007-2008, causata dai mutui “ad alto rischio”, subprime, statunitensi. Si cerca di ripercorrere le tappe che hanno portato ad una delle più gravi crisi finanziaria della storia, tentando di adottare una prospettiva ad ampio raggio, provando a inquadrare tale crisi in un'ottica storica-economica e a trovare le cause più profonde, che esulano dalla sola, massiccia, erogazione di mutui subprime. Si fa riferimento in questo senso al passaggio dal modello OTH a quello OTD e alle conseguenze sistemiche che questo cambiamento di paradigma comporta
sul comparto finanziario in genere. Un occhio di riguardo si ha nei confronti del ruolo ricoperto dalle agenzie di rating nella suddetta crisi, che non possono di certo andare esenti da responsabilità, ma anzi vestono i panni del protagonista, in quanto l'elevato rating concesso ai derivati da parte delle agenzie ha rappresentato una condicio sine qua non per l'emissione delle obbligazioni tossiche.
Ci si concentra poi sullo sviluppo della regolamentazione europea del rating, cercando di ripercorrere le tappe fondamentali ed, in particolar modo, il passaggio da un modello di vigilanza condiviso ad uno di vigilanza esclusiva in capo all'ESMA. Si cerca, poi, di porre l'accento sugli aspetti comuni e divergenti della regolazione europea rispetto a quella statunitense, specialmente riguardo alla disciplina dei conflitti di interesse in capo alle agenzie.
L'elaborato vuole poi affrontare la questione della responsabilità delle agenzie di rating, cercando di adottare un punto di vista esterno e neutrale rispetto alle varie ricostruzioni prospettate. Inizia ripercorrendo ed analizzando l'equiparazione del rating ad un'opinione giornalistica ed affrontando contestualmente la responsabilità del giornalista finanziario. Si ricostruiscono, poi, i vari titoli di responsabilità prospettati dalla dottrina in capo alle agenzie, partendo dalla responsabilità per inadempimento dell'agenzia nei confronti dell'emittente, si passa poi alla responsabilità
extracontrattuale per diffusione di informazioni inesatte, alla responsabilità da “contatto sociale” ed infine si fa un accenno alla possibile ricostruzione della responsabilità delle agenzie come responsabilità per attività pericolosa ex art. 2050 c.c.
File