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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06142017-162622


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
COCURULLO, GAIA
URN
etd-06142017-162622
Titolo
Tromboelastogramma in terapia intensiva neonatale. Nuove prospettive di utilizzo a letto del paziente. Studio prospettico su neonati pretermine, con coagulopatie o asfittici della U.O. Neonatologia di Pisa
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
PEDIATRIA
Relatori
relatore Prof. Boldrini, Antonio
Parole chiave
  • emorragie
  • sepsi
  • coagulopatie
  • pretermine
  • neonato
  • tromboelastogramma
Data inizio appello
06/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Presso la U.O. Neonatologia di Pisa è stato condotto uno studio prospettico sull'utilizzo del tromboelastogramma in pazienti ricoverati presso la nostra terapia intensiva.
L’obiettivo principale di questo studio è stato quello di valutare il profilo tromboelastografico,utilizzando il TEG®5000 e il TEG®6s, e quindi la coagulazione da un punto di vista qualitativo, dei neonati pretermine, VLBW ed ELBW, al momento della nascita e tra le 48 e 72 ore di vita, di quelli con coagulopatia ed in trattamento ipotermico, della Terapia Intensiva Neonatale della nostra U.O., paragonando l’assetto coagulativo di tali soggetti nei due momenti di esame.
Obiettivi secondari:
validità del TEG come point-of-care della Terapia Intensiva Neonatale
nei soggetti pretermine, confrontare le caratteristiche dei profili dei 5 parametri tromboelastografici dei neonati “sani” e con quelli dei soggetti che hanno presentato sepsi e/o emorragia, per evidenziare l’eventuale presenza di valori predittivi di tali patologie in assenza ancora di una clinica conclamata;
nei soggetti con coagulopatia, il profilo tromboelastografico è stato preso in considerazione per valutare la necessità o meno di effettuare trasfusioni di plasma fresco congelato o piastrine;
nei soggetti sottoposti ad ipotermia, il settaggio del macchinario alla stessa temperatura a cui era sottoposto il neonato ha permesso di valutare il reale assetto coagulativo e quindi la necessità o meno di terapie trasfusionali o farmacologiche;
la possibilità di tracciare dei range di normalità dei parametri tromboelastografici nei neonati VLBW ed ELBW "sani".
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