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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06142012-135810


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PROCOPIO, VITTORE
URN
etd-06142012-135810
Titolo
La Ricciola (Seriola dumerili, Risso 1810) e la diversificazione produttiva in acquacoltura: DGR, FCR e altri parametri di allevamento
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Dott. Fronte, Baldassare
correlatore Dott. Bennati, Laura
controrelatore Prof. Gatta, Domenico
Parole chiave
  • Ricciola
  • DGR
  • FCR
Data inizio appello
11/07/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2052
Riassunto
Nell’allevamento intensivo delle specie ittiche marine, l’elevata incidenza del costo dei mangimi (40-55% di quello di produzione complessivo) e la consapevolezza circa il ruolo primario dell’alimentazione nel generare reflui potenzialmente eutrofizzanti, impongono l’adozione di piani alimentari e pratiche di alimentazione sempre più efficienti al fine di assicurare sostenibilità economica ed ambientale alle imprese del settore. L’obbiettivo gestionale cui mirare per ottenere la migliore sintesi tra redditività ed eco-compatibilità dell’allevamento, consiste nel raggiungere il target economico-produttivo atteso minimizzando l’indice di conversione alimentare (ICA o FCR), somministrando ai pesci allevati un mangime di elevata qualità oppure allevando soggetti con la capacità di intrinseca di minimizzare il rapporto tra mangime somministrato e Kg di biomassa ottenuti. Inoltre l’apertura dei mercati e lo sviluppo di nuove realtà produttive nel mediterraneo hanno messo la realtà dell’acquacoltura italiana di fronte a uno scenario nuovo, difficile, con alti livelli di competizioni con le produzioni estere (Grecia, Spagna, Turchia). Da questo insieme di fattori è emersa la necessità di elaborare nuove strategie produttive e commerciali in quanto attualmente, per il futuro prossimo, non è possibile intravedere alcuna inversione di tendenza:
Aumentare il valore delle produzioni nazionali; Diversificare le produzioni;
Rendere più efficiente l’ICA per diminuire i costi;
L’insieme di tutte queste esigenze ha portato proprio alla ricciola, essendo una specie innovativa su cui l’acquacoltura italiana indirizza maggiormente gli sforzi delle ricerca pubblica e del settore privato. Perché, la ricciola, è una specie che si adatta bene alla cattività, sia in vasche a terra che in gabbie off-shore, inoltre una caratteristica peculiare di questo animale è quella di raggiungere efficienti indici di conversione alimentare ed elevati tassi di accrescimento giornalieri
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