Tesi etd-06132019-105435 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POGGIOLINI, STEFANO
URN
etd-06132019-105435
Titolo
Nietzsche interprete di Schiller
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Amoroso, Leonardo
correlatore Prof. Campioni, Giuliano
correlatore Prof. Campioni, Giuliano
Parole chiave
- Friedrich Nietzsche
- Friedrich Schiller
Data inizio appello
08/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/07/2089
Riassunto
Il lavoro di tesi magistrale approfondisce la ricezione nietzscheana dell’opera di Schiller, con particolare riguardo al suo lascito filosofico. Si elaborano dapprima i nodi teorici che sostanziano il confronto con la terminologia estetica schilleriana nel periodo di gestazione della «Nascita della tragedia», esaminando le strategie di rifunzionalizzazione lì dispiegate da Nietzsche specialmente rispetto ai concetti di «ingenuo» e «sentimentale». Le categorie estetiche e poetologiche della Klassik weimariana, che egli discute a partire da una lettura selettiva dell’epistolario Goethe-Schiller, alimentano l’interrogazione sulla consistenza estetica e la portata storico-culturale dello stesso Gesamtkunstwerk wagneriano. Non meno significativo, per la formazione dello Schillerbild nietzscheano, è il ruolo di mediazione rappresentato da una serie di fonti indirette, fra le quali si distinguono per rilievo gli scritti teorici di Wagner dal periodo zurighese sino al «Beethoven».
Una sezione successiva dell’elaborato rileva poi, a fronte del raffreddarsi dell’interesse specifico per l’opera schilleriana, il persistente ruolo riservato all’uomo Schiller all’interno della costellazione ideale dei classici tedeschi che ispirano il Kulturkampf del giovane Nietzsche negli anni delle «Considerazioni inattuali», e analizza le strategie di appropriazione attiva di alcune tematiche già schilleriane, in chiave diagnostico-critica (barbarie moderna e Kulturkritik) non meno che propositiva (il concetto di Bildung estetica; la possibilià di una dimensione estetico-vivificante della conoscenza storica). L’ultima parte della tesi esamina la successiva svalutazione dello Schillerbild nel quadro dell’evoluzione del pensiero nietzscheano a partire dal cosiddetto medioperiodo, fino alla celebre, tarda condanna del «Moraltrompeter von Säckingen». Gli sviluppi diacronici del dialogo con Schiller appaiono paradigmatici dei processi di formazione del pensiero nietzscheano e dei percorsi di autosuperamento dello stesso: l’orizzonte specifico del confronto Nietzsche-Schiller si salda, così, alla più vasta questione della nietzscheana Auseinandersetzung con la tradizione filosofico-letteraria europea, e contribuisce a indagarne le modalità.
Una sezione successiva dell’elaborato rileva poi, a fronte del raffreddarsi dell’interesse specifico per l’opera schilleriana, il persistente ruolo riservato all’uomo Schiller all’interno della costellazione ideale dei classici tedeschi che ispirano il Kulturkampf del giovane Nietzsche negli anni delle «Considerazioni inattuali», e analizza le strategie di appropriazione attiva di alcune tematiche già schilleriane, in chiave diagnostico-critica (barbarie moderna e Kulturkritik) non meno che propositiva (il concetto di Bildung estetica; la possibilià di una dimensione estetico-vivificante della conoscenza storica). L’ultima parte della tesi esamina la successiva svalutazione dello Schillerbild nel quadro dell’evoluzione del pensiero nietzscheano a partire dal cosiddetto medioperiodo, fino alla celebre, tarda condanna del «Moraltrompeter von Säckingen». Gli sviluppi diacronici del dialogo con Schiller appaiono paradigmatici dei processi di formazione del pensiero nietzscheano e dei percorsi di autosuperamento dello stesso: l’orizzonte specifico del confronto Nietzsche-Schiller si salda, così, alla più vasta questione della nietzscheana Auseinandersetzung con la tradizione filosofico-letteraria europea, e contribuisce a indagarne le modalità.
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