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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06132018-223655


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ERRICO, ROBERTA
URN
etd-06132018-223655
Titolo
Arthur J. Penty: un ritorno all'organizzazione medievale
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Palazzolo, Claudio
Parole chiave
  • Guild Socialism
  • Fabian Society
  • distributism
  • Arthur J. Penty
  • Inghilterra
  • socialismo
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’oggetto del presente lavoro è lo studio del pensiero di Arthur J. Penty (1875-1937), architetto inglese di grande fama, ma soprattutto teorico e primo interprete della dottrina del Guild Socialism, in un’epoca particolarmente turbolenta per la storia inglese, fatta di crisi socio-economica, politica e culturale e di grandi lotte operaie.
La sua riflessione fu influenzata dagli ideali che le generazioni precedenti di critici della rivoluzione industriale, John Ruskin e William Morris in particolare, avevano concepito, lasciando in eredità a Penty una nostalgica visione della Old Merry England e una forte venerazione per il Medioevo, considerato come epoca di incarnazione della perfezione e della bellezza. E’ su questa base che, malgrado una giovanile adesione alla Fabian Society, si sviluppa la polemica di Penty nei confronti del socialismo ridotto a collettivismo, com’era nello statuto del fabianesimo: una polemica che ha come bersaglio privilegiato la strategia politica e il modello organizzativo dei coniugi Webb.
Nell’impegno a ricostruire questa vicenda di cultura politica, la tesi è organizzata in tre capitoli. Il primo capitolo analizza la vita e il processo di formazione dell’autore, con riguardo alle ideologie che lo hanno influenzato nell’opera principale che diede avvio al movimento delle gilde. Il secondo capitolo è dedicato all’interpretazione della storia dal punto di vista gildista, secondo una prospettiva che conferisce per la prima volta a quel movimento una propria identità.
Il terzo capitolo affronta i modi necessari, a parere di Penty, per una rinascita del sistema delle gilde, la critica contro le grandi organizzazioni e la deriva distributista dell’autore.
Nella conclusione sono infine tracciati i motivi che portarono al declino inesorabile del Guild Socialism.
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