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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06132017-030838


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI GREGORIO, PIERA
URN
etd-06132017-030838
Titolo
"TRA ARTE E MODA": PROBLEMATICHE NEL DIBATTITO CONTEMPORANEO
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Ambrosini, Maurizio
correlatore Prof.ssa Niccoli, Bruna
Parole chiave
  • arte e moda
Data inizio appello
30/06/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/06/2057
Riassunto
L’obiettivo di questa tesi è quello di studiare casi significativi sul rapporto arte-moda nel dibattito contemporaneo.
Verranno introdotti cenni su artisti che si sono rivolti alla moda come linguaggio della loro arte e stilisti che a loro volta ricorrono costantemente all’arte come fonte di ispirazione nelle loro collezioni. Una riflessione interessante sarà dedicata anche all’approccio con i nuovi mezzi che oggi offre il mondo della moda e alle location che mirano a dare una certa sacralità alle collezioni, rendendole quasi un tutt’uno con le opere d’arte più famose del mondo, facendo riferimento agli ultimi eventi di moda più importanti come la Parigi fashion week 2017.
Il secondo capitolo presterà attenzione ai brand che si sono rivolti ai maestri dell’arte. Un esempio sostanziale è l’interesse che la maison Louis Vuitton ha da sempre manifestato nei confronti dell’arte, attraverso numerose collaborazioni con artisti di fama mondiale, fino a parlare dell’ultima collaborazione con Jeff Koons e la collezione The Masters, ispirata ai capolavori più noti dell’arte come La Gioconda di Da Vinci e Venere e Amore di Tiziano. Ma questo capitolo sarà anche una rivisitazione del lavoro di Salvatore Ferragamo. Dalla sua biografia, all’importante contributo che diede al cinema, vestendo gli attori di Hollywood negli anni 20; per concludere con un’analisi sul campo della mostra Tra Arte e Moda. Elemento chiave per comprendere tutte le collaborazioni avvenute nel passato e nel presente tra artisti, sarti e designer. Il progetto analizza le forme di dialogo tra questi due mondi: contaminazioni e sovrapposizioni. Dalle esperienze dei Preraffaelliti a quelle del Futurismo, dal Surrealismo al Radical Fashion.
Nel percorso si focalizza l’attenzione sul lavoro di Salvatore Ferragamo, affascinato e ispirato dalle avanguardie artistiche del Novecento; su alcuni atelier degli anni cinquanta e sessanta, luogo di studio e d’incontri; e sulla nascita della cultura della celebrità, per proseguire con le sperimentazioni degli anni novanta e arrivare a domandarsi se nell’industria culturale contemporanea si possa ancora parlare di due mondi distinti, o se invece siamo di fronte a un fluido gioco di ruoli.
La particolarità del piano espositivo risiede nella collaborazione con altre istituzioni culturali, che hanno partecipato attivamente alla realizzazione dell’idea, con l’obiettivo di invitare a una riflessione comune: oltre al Museo Salvatore Ferragamo, promotore e organizzatore del progetto insieme alla Fondazione Ferragamo, a Firenze la Biblioteca Nazionale Centrale, le Gallerie degli Uffizi (la Galleria d’arte moderna, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti), il Museo Marino Marini e, a Prato, il Museo del Tessuto.
E proprio soffermandoci sul tema della scarpa artigianale che il terzo capitolo di questa ricerca sarà dedicato al tema del Made in Italy. Nel modo di pensare e fare artigianale si ha la necessità di riportare l’attenzione sulla materia e la maestria con cui sono fatti i prodotti, sulla qualità e la bellezza che li rendono resistenti all’usura del tempo, oggi per definire questa dote tutta italiana, spesso si usa il termine timeless, cioè senza tempo. L’alta moda viene così considerata come il risultato di un lungo lavoro e bravura degli artigiani esperti. Verranno poi introdotti alcuni cenni su come l’arte – oggi – occupa un ruolo di spicco e di innovazione nel mondo del retail e del marketing in generale. Ponendo l’attenzione su un esperienza professionale, svolta al The Micam - la fiera internazionale prima al mondo della scarpa Made in Italy – tenuta a Milano dal dodici al quindici febbraio 2017. Tra i vari padiglioni non sono mancati quest’ anno i brand del lusso come Fendi, Ferragamo, Gucci, Prada e Tod’s protagonisti della spettacolare Fashion Square; Inoltre seminari sul trend delle calzature dedicate alle nuove generazioni e sfilate con le tendenze individuate per la prossima stagione invernale. Tanti i bujer internazionali che si sono presentati all’appuntamento con la calzatura fashion italiana. Carlo Capasa (presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana) ha adottato una politica del Made in Italy che si sostanzia su tre concetti-chiave: nuovi brand, sostenibilità e digitalizzazione. Sostiene inoltre che il culto della bellezza al di là del tempo in realtà è un’attitudine che si è sempre sposata con l’innovazione. Si pensi ad esempio a Salvatore Ferragamo e l’innovazione dei materiali, come la pelle di pesce tinta in vari colori, i cotoni ricamati a punto tela, i cilindri di sughero cuciti e ricoperti in capretto, per poi introdurre canape, rafie, erba delle Filippine e feltro da cappelli.
Infine il quarto capitolo è un indagine su come il Museo odierno si sia evoluto e apra adesso le porte alle maison del lusso, diventando locus di sfilate, eventi ed incontri mediatici e mondani.
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