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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06132014-112315


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
GOGLIA, LORENZO
URN
etd-06132014-112315
Titolo
chirurgia laparotomica verso chirurgia laparoscopica robot-assistita nel trattamento chirurgico del carcinoma endometriale
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
Relatori
relatore Dott.ssa Salerno, Giovanna
relatore Prof. Gadducci, Angiolo
Parole chiave
  • carcinoma dell'endometrio
  • Robot da Vinci
  • curva di apprendimento in chirurgia robotica
  • recidive del carcinoma endometriale early-stage
Data inizio appello
01/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il carcinoma dell'endometrio è il tumore maligno più comune in ambito ginecologico. In Italia si registrano circa 7.756 nuovi casi anno che corrisponde ad una incidenza del 6% dei tumori femminili con un tasso di mortalità del 3,3% fra i decessi per neoplasia. Nella maggior parte dei casi è possibile diagnosticare precocemente la malattia che si manifesta attraverso perdite di sangue atipiche, ne consegue che l’80% circa delle neoplasie si presentano al I stadio. In questi casi la sola chirurgia in accordo con le linee guida dell’International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO) rappresenta il gold standard di trattamento con una sopravvivenza a 5 anni che raggiunge circa il 90%. La chirurgia laparotomica rappresenta il trattamento di scelta tale neoplasia tuttavia negli ultimi 20 anni l’approccio mini-invasivo laparoscopico si è conquistato un ruolo sempre più importante in termini di fattibilità tecnica e outcome postoperatori. Purtroppo la lunga curva di apprendimento e l’elevato tasso di conversione in pazienti obese non ha permesso una grande diffusione della tecnica laparoscopica. Nel 2005 la U.S. Food and Drug Administration approva l’uso del Robot da Vinci in chirurgia ginecologica con una rapida diffusione anche in Europa. Una recente revisione Cochrane conclude che sebbene la tecnica sia oggi largamente utilizzata in ginecologia oncologica non vi sono dati sufficienti né studi randomizzati privi di bias che consentano di giungere a conclusioni definitive che supportino l’utilizzo della chirurgia robotica nelle neoplasie ginecologiche.
Questo studio confronta in maniera retrospettiva un gruppo di 75 pazienti affette da carcinoma endometriale early stage sottoposte a staging chirurgico laparoscopico robot-assistito con un gruppo di controllo di 60 pazienti trattate con approccio tradizionale. I parametri valutati sono: la fattibilità, gli outcome chirurgici e la prognosi a lungo termine della tecnica chirurgica.
L’analisi dei dati ottenuti mostra un significativo vantaggio delle chirurgia robotica in termini di perdite ematiche, riduzione giorni di degenza, tempi operatori, basso tasso di complicanze dimostrando la fattibilità della tecnica chirurgica. Analizzando il sottogruppo di pazienti con BMI maggiore di 30 (kg/m2) si mantengono gli stessi vantaggi, associati ad una riduzione significativa delle complicanze postoperatorie, soprattutto alle infezioni della ferita chirurgica, in presenza di un tasso di conversione pari a zero, con una riduzione del tasso di conversione rispetto all’approccio laparoscopico riportato in Letteratura. Questi risultati supportano l’efficacia e la sicurezza della chirurgia robotica nel trattamento del carcinoma endometriale early stage con migliori outcome chirurgici rispetto all’approccio laparotomico soprattutto nelle pazienti obese, una ridotta learnig curve, a discapito di elevati costi. Sono comunque necessari studi randomizzati ben disegnati con adeguato follow-up che supportino tali evidenze.
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