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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06132013-160837


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COTROZZI, LORENZO
URN
etd-06132013-160837
Titolo
Comportamento di provenienze di Fraxinus excelsior alla tossicità dell'ozono
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof.ssa Nali, Cristina
correlatore Dott. Remorini, Damiano
Parole chiave
  • Ozono
  • Fraxinus excelsior
  • Inquinamento atmosferico
  • Provenienza geografica
  • Performance fotosintetica
  • Metabolismo fenolico
Data inizio appello
08/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/07/2053
Riassunto
L’ozono (O3) è certamente il principale inquinante dell’aria che esplica la sua azione nociva a carico delle matrici biologiche, in particolare delle piante in virtù della loro minore complessità dei sistemi di difesa e della maggiore quantità di scambi gassosi in relazione alla superficie esposta, rispetto agli animali. A tal proposito, non è casuale il fatto che la prima percezione di una problematica ambientale relativa alla presenza di ossidanti gassosi sia legata all’individuazione di anomalie nella vegetazione (Los Angeles, primi anni ’50). I fattori causali risiedono nella presenza di ossidi di azoto e di idrocarburi, per lo più generati dal traffico veicolare. Oggi il problema coinvolge amplissime superfici e interessa anche le aree remote ed extra-urbane. La fitotossicità dell’O3 è dovuta ad una serie di caratteristiche chimico-fisiche tra cui (i) elevato potenziale redox (+ 2,07 V) e (ii) alto coefficiente di diffusione (simile a quello della CO2), che ne facilita l’accesso agli spazi interni. Le piante dispongono di strategie di difesa che prevedono (i) la chiusura degli stomi (‘esclusione’) così da ridurre l’assorbimento dei gas (meccanismo che non può rimanere attivo molto a lungo) e (ii) l’innesco di specifici sistemi di detossificazione, enzimatici e non, coinvolgenti metaboliti primari e secondari. A riguardo, è da tempo nota tra gli organismi vegetali, una notevole variabilità sia inter- che intraspecifica; ad esempio, alcune cultivar di tabacco simili per caratteri morfologici e produttivi reagiscono in maniera quanto mai differente all’inquinante. Alla luce di tali considerazioni, il presente studio ha indagato sulla possibile attivazione di meccanismi di risposta differenziale, in termini ecofisiologici e di metabolismo fenolico, di piante di Fraxinus excelsior provenienti da aree geografiche diverse del territorio nazionale (Piemonte e Toscana), sottoposte a esposizioni prolungate (150 ppb di O3, 8 ore al dì per 35 giorni consecutivi). Al termine del trattamento nelle due provenienze, in effetti, non solo la comparsa di una tipica sintomatologie fogliare (nei trattati rispetto ai controlli) si è manifestata in tempi successivi, ma è emerso anche un diverso andamento alterativo dei parametri fotosintetici e del profilo fenolico. La ricerca si pone come una possibile verifica sperimentale volta a individuare dei possibili marker del grado di sensibilità all’O3 troposferico di individui appartenenti a popolazioni vegetali di origine geografica differente, ai fini di un possibile loro impiego mirato, in una ri-forestazione urbana e peri-urbana, nell’ottica dei cambiamento climatici globali previsti.
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