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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06122017-222230


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BOSCO, ROBERTA
URN
etd-06122017-222230
Titolo
Indagini sulla presenza di isolati tossigeni e non tossigeni di Aspergillus flavus in colture di mais trattate con il prodotto biologico AFX1
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Dott.ssa Pecchia, Susanna
correlatore Prof. Serra, Andrea
Parole chiave
  • lotta biologica
  • biocontrollo
  • Aspergillus flavus
  • AFX1
  • aflatossine
  • mais
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/07/2087
Riassunto
Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti (genere Aspergillus), Fusarium, oppure da altre muffe; sono metaboliti altamente tossici e sono ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti. A causa dei cambiamenti climatici e alla frequente combinazione di elevate temperature, umidità e siccità in particolare nelle aree vocate alla produzione di mais, è di grande importanza monitorare frequentemente la produzione di aflatossine nel mais e prevenirne la comparsa; queste infatti portano allo sviluppo di importanti patologie sia negli esseri umani che negli animali. Lo scopo di questo lavoro di Tesi è stato quello di valutare l’efficacia del prodotto biologico AF-X1(DuPont Pioneer) a base di un ceppo di Aspergillus flavus non tossigeno che mediante lotta biologica nei confronti degli altri ceppi fungini, mostra una grande promessa nel ridurre la contaminazione da aflatossina nel mais. In particolare, è stato effettuato un monitoraggio del livello di contaminazione da parte delle aflatossine prodotte da Aspergillus flavus tossigeni nei campioni di granella di mais e di terreno maidicolo raccolti tra agosto ed ottobre 2016 in diversi campi delle province di Pisa (Fauglia e San Piero a Grado) e Lucca (Capannori). Lo studio è stato condotto nel laboratorio di Patologia Vegetale presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali dell’Università degli studi di Pisa, mediante analisi quali/quantitative su piastra della granella, analizzando circa 400 semi per campo, suddivisi in base ai diversi punti di campionamento stabiliti e distinti tra due categorie FAO di mais (400 e 600), suddivisi a loro volta in campione trattato con AF-X1 e non trattato. I campioni di terreno sono stati analizzati alla stessa maniera; per dare un quadro generale della situazione, il campionamento di quest’ultimo è stato effettuato due volte negli stessi punti del campo registrati con un picchetto: prima del trattamento con AF-X1 (tempo 0) e dopo aver distribuito il prodotto, ovvero prima della fioritura del mais (tempo 1). Effettivamente, diversi studi hanno dimostrato l’efficacia di AF-X1 nel ridurre la formazione di aflatossine nel mais, e dai risultati delle nostre analisi si può confermare ciò. Il mais, in particolare in queste zone, riveste un ruolo fondamentale, sia per l’elevata quantità di prodotto ottenuto, sia per i suoi numerosi utilizzi, soprattutto in campo zootecnico come mangime, e dunque la caratteristica principale della granella deve essere la qualità. In conclusione si può affermare che, per migliorare la qualità igienico-sanitaria della granella, bisogna intervenire innanzitutto in campo, con l’adozione di pratiche agronomiche utili a tale scopo (somministrazione di AF-X1, le rotazioni, la giusta densità di semina, la scelta dell’ibrido più adatto, l’irrigazione e le concimazioni), ma anche successivamente durante la fase di stoccaggio.
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