logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06122013-223820


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RUSSO, YLENIA
URN
etd-06122013-223820
Titolo
STATO DI ABBANDONO DEL MINORE E ADOZIONE
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Bargelli, Elena
Parole chiave
  • adozione
  • minore
  • Abbandono
Data inizio appello
01/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2053
Riassunto
Il presente lavoro nasce dall’esigenza di conoscere come l’apparato giuridico intende lo stato di abbandono di un minore e l’istituto dell’adozione e come li affronta.
La particolare curiosità verso tale argomentazione nasce dalla partecipazione della candidata ad un seminario tenutosi presso l’Università di Pisa nel dicembre 2011, dal Dott. Roberto Mazza, professore di Psicologia dello sviluppo e di Metodologia dei servizi sociali presso l’Università di Pisa, e dalla Dott.ssa Cinzia Miniotti, Giudice del Tribunale per i minorenni di Genova. L’argomento di tale incontro era incentrato sulle problematiche e le prospettive riguardanti l’affidamento dei minori, con particolare attenzione alla difficoltà dei servizi sociali circa la valutazione della recuperabilità effettiva delle capacità genitoriali ed i conseguenti affidi sine die.
Nasce da ciò l’analisi della candidata riguardo lo stato di abbandono di un minore, necessario ai fini dell’istituto adottivo, e l’individuazione dei parametri del “Diritto del minore ad una famiglia”, sancito con la L. 149 del 2001, di modifica alla normativa precedente, L. n. 184/1983.
Il lavoro finale, articolato in quattro capitoli, traccia l’evoluzione del concetto di abbandono, dalle origini fino alla definizione contemporanea del modello di adozione, con particolare attenzione alla normativa italiana. Il menzionato concetto parte dall’originaria visione tesa per lo più a garantire un figlio a chi ne era privo, mutando verso una posizione più favorevole all’abbandonato al fine di offrirgli l’opportunità di avere una famiglia. Questa evoluzione, seppur ottenuta in maniera graduale nei secoli, ebbe una decisiva spinta con l’affermarsi dei principi di impostazione illuminista, i quali apportarono notevoli modifiche rispetto alla concezione iniziale del bambino abbandonato, riconoscendo e garantendo come fondamentale l’interesse del minore ed i suoi diritti di sostegno, cura ed educazione. In tale lavoro, si è voluto analizzare, soprattutto, i riferimenti giurisprudenziali circa l’abbandono e la mancata assistenza morale e materiale del minore, relativamente all’obbligo genitoriale di affetto, cura, istruzione e mantenimento dei figli, esponendo anche la descrizione delle fasi del procedimento di adozione.
Si è ritenuto necessario sottolineare oltre a ciò l’importanza di alcune fasi del processo di intervento per i minori in difficoltà, illustrando le problematiche della valutazione della recuperabilità genitoriale, quelle della conoscenza della famiglia candidata all’affido, considerando i casi in cui quest’ultimo si tramuta in condizione sine die, ed infine quelle della fase di abbinamento, nella quale confluiscono sia i procedimenti per l’accertamento dell’abbandono sia le risorse scelte per farvi fronte.
La presente tesi di laurea vuole evidenziare le criticità e le problematiche circa la pronuncia dello stato di abbandono, nonché i casi limite e la complessità del procedimento, suggerendo che una maggiore preparazione ed una consapevolezza delle singole fattispecie, accompagnata da un monitoraggio continuo di tutte le fasi dell’intervento, garantiscono nel più dei casi di addivenire ad una prognosi stabile e adeguata e di eliminare le difficoltà che i Tribunali per i minorenni incontrano nell’applicazione del dettato normativo.
File