• Repubblica Islamica d'Iran
• Rivoluzione Islamica
• mancata modernizzazione
• Rivoluzione Costituzionale

Il lavoro in questione è organizzato in due parti, ciascuna suddivisa in due capitoli. La parte prima è dedicata all’analisi storica e giuridica dei fatti compresi tra il 1906 e il 1979. Nel primo capitolo viene presa in considerazione la Rivoluzione del 1906-09 e l’assetto costituzionale che derivò dall’entrata in vigore delle Leggi Fondamentali del 1906 e delle Leggi Fondamentali Supplementari del 1907. L’accento è posto in particolar modo sulle istanze riformiste avanzate dalla popolazione civile e sul modo in cui esse vengono incorporate nell’ordinamento istituzionale che scaturisce dalla Rivoluzione Costituzionale. Il secondo capitolo è interamente dedicato alla dinastia Pahlavi e alla sua incapacità di comprendere lo spirito dei tempi e i sentimenti popolari. Il processo che portò alla rivoluzione antimonarchica ebbe inizio dopo il colpo di Stato con cui si depose Mossadeq e si accelerò con la trasformazione della monarchia costituzionale in dittatura dello Shah. Nella Parte Seconda viene trattato l’assetto istituzionale dell’attuale Repubblica Islamica d’Iran. Il capitolo terzo contiene un’esposizione delle basi giuridiche su cui si fonda l’attuale ordinamento iraniano. In esso viene proposta un’introduzione al diritto islamico, in particolar modo al diritto sciita duodecimano di scuola giafarita. Una tale parentesi è fondamentale per comprendere quali siano i pilastri su cui si fonda la Repubblica Islamica. Da questa analisi si evidenza in particolar modo l’attesa messianica che pervade la dottrina sciita. Questo, come altri elementi messi in luce nel capitolo terzo, sono funzionali alla comprensione dei meccanismi caratteristici dell’ordinamento iraniano, di cui si fornisce un’analisi dettagliata nel capitolo quarto.
In ultima analisi, osservando l’evoluzione storico istituzionale iraniana nel lungo periodo, risulta evidente che le riforme introdotte con la nascita della Repubblica Islamica d’Iran rappresentano una frustrazione delle istanze riformiste e modernizzatrici che hanno caratterizzato la storia iraniana sin dall’epoca della Rivoluzione Costituzionale.