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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06102013-123201


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANETTA, DELIANA
URN
etd-06102013-123201
Titolo
Le uccisioni rituali nell'antico Egitto: un'indagine sulle fonti archeologiche, iconografiche e testuali.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ORIENTALISTICA: EGITTO, VICINO E MEDIO ORIENTE
Relatori
relatore Prof.ssa Betrò, Maria Carmela
Parole chiave
  • sacrificio umano
  • Inno Cannibale
  • esecrazione
  • antico Egitto
  • uccisione rituale
  • pena capitale
Data inizio appello
01/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2053
Riassunto
L’elaborato affronta la questione dei sacrifici umani nell'antico Egitto, un argomento ampiamente dibattuto e che, tutt'oggi, rimane una questione aperta. La prima parte della tesi presenta le evidenze archeologiche a sostegno dell’uccisione rituale di servitori e cortigiani in occasione dei funerali dei sovrani della I dinastia e dei principali membri dell’élite egiziana. È stato ritenuto opportuno fare un confronto con il caso analogo della necropoli reale di Ur, il quale ha offerto ulteriori elementi e spunti di riflessione per l’interpretazione del fenomeno. Lo studio è stato approfondito, inoltre, tramite la lettura di alcuni documenti testuali e iconografici connessi con i riti di uccisione in ambito funerario. Nella seconda parte della tesi, invece, sono state ricercate e valutate eventuali manifestazioni del sacrificio umano nel corso dell’intera storia faraonica. L’indagine è partita dalla descrizione del ritrovamento, nel sito di Mirgissa, di un individuo decapitato in un contesto di esecrazione e si è indirizzata verso l’analisi delle testimonianze desunte dalle fonti classiche e da alcuni testi rituali egizi. In particolare, sono stati ritenuti significativi alcuni casi in cui il provvedimento legale della pena di morte era stato ritualizzato e inserito in un contesto cultuale. La valutazione complessiva dei casi trattati ha evidenziato come la pratica del sacrificio umano fosse legata al verificarsi di situazioni ritenute critiche o rischiose per la società, di fronte alle quali le sole forze umane non erano ritenute sufficienti, richiedendo, dunque, il ricorso a mezzi eccezionali di forte impatto e violenza.
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