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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06092014-124933


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GALLI, RACHELE
URN
etd-06092014-124933
Titolo
Le naves lapidariae e il commercio dei marmi dalle province a Roma
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Paoletti, Maurizio
correlatore Tedeschi, Giovanna
Parole chiave
  • porto
  • marmi
  • commercio
  • relitti
Data inizio appello
30/06/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro dal titolo "Le naves lapidariae e il commercio dei marmi dalle province a Roma" ho iniziato con la redazione del catalogo dei vari relitti trasportanti marmi e graniti rinvenuti o semplicemente segnalati in tutto il bacino del Mediterraneo. Dopo aver individuato circa 46 relitti di questo genere, ho potuto constatare, elaborando anche una serie di tabelle suddivise per periodi ed aree geografiche, che la maggior parte di essi si dirigeva dal Mar Egeo con molta probabilità verso a Roma, e che sfortunatamente era naufragata, a causa dei venti e delle avverse condizioni climatiche, come le tempeste, in varie zone dell'Italia meridionale, in particolar modo tra Sicilia e Calabria.
Ho potuto constatare inoltre che la maggioranza di queste navi apparteneva all'epoca imperiale, periodo in cui si ebbe una fioritura del commercio dei marmi sia colorati che bianchi, quest'ultimi soprattutto locali che andavano a sostituire quelli più pregiati e costosi orientali.
La prima parte del mio lavoro infatti si è concentrata sul capire le dinamiche che stavano dietro alla scelta dei vari marmi e al loro commercio. Qui giocavano un ruolo importante le varie maestranze itineranti che accompagnavano i carichi durante il loro trasporto e si occupavano inoltre di scolpire i vari dettagli dei materiali lapidei una volta giunti a destinazione, e la committenza sia privata che imperiale. Gli imperatori infatti desideravano marmi colorati e bianchi in grandi quantità per mostrare la loro munificenza, e a tal proposito, ad esempio, imperatori quali Claudio e Traiano costruirono e modificarono i porti che si trovano ad Ostia, in modo tale da facilitare il loro trasporto dalla costa ostiense fino dentro Roma, dove poi, nel quartiere ridenominato Marmorata, i marmi venivano presi, lavorati e redistribuiti nel territorio interno.
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