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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06082015-231324


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAOLUCCI, SARAH
URN
etd-06082015-231324
Titolo
Immagini senza peso. La decorazione a grottesche in Toscana nel XV e nel XVI secolo.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • XV secolo
  • Pintoricchio
  • Palazzo Vecchio
  • Logge Vaticane
  • ornamento
  • grottesche
  • Firenze
  • grottesca
  • decoro
  • Corridoio degli Uffizi
  • Andrea di Cosimo Feltrini
  • XVI secolo
Data inizio appello
29/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi di Magistrale in Storia dell’Arte della sottoscritta Sarah Paolucci concerne lo studio della decorazione a grottesche, ponendo particolare attenzione all’ evoluzione e alla fortuna che ebbe questo ornamento tra il XV e il XVI secolo in territorio toscano.
Al tradizionale lavoro di ricerca bibliografica è stato affiancato un progetto che ha visto la realizzazione di un CD Rom che si presenta allegato alla tesi cartacea e di un sito internet. L’obiettivo è stato quello di creare un modello 3D virtuale e navigabile della scala del Palazzo dei Consoli del Mare di Pisa, in via San Martino, oggi sede degli uffici del Consorzio 4 Basso Valdarno, dando particolare rilievo agli affreschi del XVI secolo che ne decorano le volte del soffitto, i quali sono stati ricostruiti in alta definizione e con metodo misurabile. Tale progetto è stato portato avanti in collaborazione con il CNR di Pisa che ha reso disponibili i mezzi tecnologici necessari ed ha seguito lo sviluppo del lavoro nella persona dell’ Ing. Matteo Delle Piane, docente di Grafica 3D per i Beni Culturali.
Il primo capitolo della tesi espone i passaggi principali che sono stati eseguiti per giungere al completamento della ricostruzione del modello 3D della scala e dei suoi affreschi. Ad eccezione di questa prima parte incentrata sull’ utilizzo dei mezzi informatici, il resto della tesi si presenta come un’analisi storico artistica più tradizionale ed è suddivisa in due sezioni: la prima si prefigge di dare una visione d’insieme sugli studi fin ora svolti sull’ argomento, di individuare le peculiarità di tale decoro, l’origine del termine e la sua evoluzione nel tempo. Inoltre, sono stati dedicati dei paragrafi per ognuna delle caratteristiche che rendono unico questo ornamento, come la negazione prospettica, l’antimimesi, la continuità metamorfica, la ricchezza iconografica che spazia da colte citazioni mitologiche a ibridi fantastici, fino all’ assorbimento di emblemi e geroglifici. Infine, sono stati presentati brevemente i principali artisti che hanno contribuito in maniera determinante all’ evoluzione della decorazione a grottesche, come il Pintoricchio, il Perugino, Signorelli e Filippino Lippi.
La seconda sezione, invece, si concentra su un ristretto ambito territoriale (la Toscana) e un limitato periodo di tempo (secoli XV-XVI), affinché lo studio non risulti dispersivo e possa avvalersi di esempi analizzati più dettagliatamente. Questa parte della tesi, dopo una previa introduzione storico-artistica, si concentra sugli aspetti caratterizzanti delle grottesche d’ambito fiorentino, considerando molti esempi di tale decorazione nel territorio assoggettato dall’ influenza medicea. Vengono analizzate brevemente anche opere artistiche non appartenenti al territorio toscano, come la Stufetta del Cardinal Bibbiena e le Logge raffaellesche, al fine di rendere più lineare e comprensibile lo stretto legame instaurato tra l’ambiente culturale romano e quello fiorentino nel periodo dei Papi appartenenti alla famiglia de’ Medici. Per quanto concerne Firenze, sono state analizzati svariati affreschi, come quelli della Cappella dei Papi in Santa Maria Novella, quelli di Palazzo Vecchio e del corridoio degli Uffizi solo per citarne alcuni. Anche la decorazione a grottesca di taluni arazzi, maioliche e cornici sono state menzionate e talvolta esaminate più in dettaglio.
Infine, sebbene non appartenente al dominio mediceo, è stato dedicato un breve paragrafo anche alla città di Lucca, mentre altri sono stati riservati per Pisa, Arezzo e Siena.