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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06072017-115722


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VENE', MARZIA
URN
etd-06072017-115722
Titolo
Gli "Entremeses" di Cervantes: una prospettiva di studio sulla società spagnola dei Secoli d’Oro
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EUROPEE
Relatori
relatore Prof.ssa Cappelli, Federica
Parole chiave
  • letteratura spagnola
  • società
  • siglo de oro
  • Cervantes
  • teatro
  • entremeses
  • Spagna
Data inizio appello
30/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Come deducibile dal titolo, l’argomento di ricerca da me scelto per questa tesi verte sullo studio di alcuni aspetti degli "Entremeses" di Cervantes.
Seppur l’autore sia passato alla storia più come romanziere e narratore che come commediografo, nonostante il teatro fosse un’attività creativa su cui tornò con frequenza e grande passione, ho prediletto quest’opera perché, oltre a rispondere al mio gusto personale, mi sembra che mostri bene e con un sagace e critico realismo la società spagnola dei Secoli d’Oro nella sua complessità sociale e linguistica, su cui Cervantes ha spesso lavorato.
Iniziando con un excursus sulla storia e sulla caratterizzazione del genere, raccolte per lo più da "Itinerario del entremés" del filologo umanista Eugenio Asensio, una volta individuato l’intermezzo come una forma di carattere ludico e comico propria del teatro breve, il mio punto di vista si concentra poi sulle travagliate vicende delle opere teatrali di Cervantes, con un’attenzione particolare alla genesi di "Ocho comedias y ocho entremeses". Come riscontrabile dal prologo stesso della raccolta, l’autore ripercorre, con un certo orgoglio misto a risentimento dovuto al cambiamento dei gusti nel tempo, le tappe del teatro castigliano contestualizzando il suo intervento e precisando le innovazioni e il contributo che apportò, distinguendosi nel suo lavoro. Andando avanti col terzo capitolo, percorrendo le trame degli otto intermezzi, si possono iniziare a inquadrare quelle peculiarità del maestro e, soprattutto, la capacità che ebbe nello stereotipare alcuni personaggi; Cervantes riuscì, infatti, a far convivere in un unico testo tutte le sfere sociali, dalla nobiltà alla malavita. Il quarto capitolo si concentra proprio su questi “tipi” che attuano in semplici e popolari situazioni quotidiane all'interno del contesto civile. Nell'ultimo capitolo, infine, individuo gli espedienti linguistici di cui si è servito Cervantes per arricchire di più verosimiglianza e senso la sua opera, caratterizzando i protagonisti degli "Entremeses" rispetto a quello che dicono e a come lo dicono, con i loro diversi modi di esprimersi e con le rispettive parlate gergali, soprattutto nei riguardi del particolare "lenguaje del hampa".
Tramite l’utilizzo di parole chiare, significanti e sonore, spesso riprese dal "refranero" e dalla tradizione orale, sotto una struttura dialogata che talvolta sfocia nell'alterco, Cervantes fa intervenire i suoi personaggi in situazioni grottesche, specchio lucido della civiltà aurea, richiamando un ideale stilistico basato sulla naturalezza e sulla semplicità d’espressione e facendo della dimensione umana un elemento caratterizzante e distintivo della sua penna.
Considerando che gli "entremeses" si ponevano bene a questo proposito, l’autore allora si approccia al genere caricandolo di un forte realismo espressivo di cui mi interesso in questa tesi.
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