• soglie pluviometriche critiche
• pericolosità pluviometrica
• frane

L’area oggetto di studio si trova nell’Appennino Calabro e ricade all’interno del bacino idrografico del T. Piazza, localizzata nei fogli Nicastro 241 I NO sezione A, Platania 236 II SO sezione B e Cerrisi II SE sezione C della carta d’Italia (scala 1:10˙000). Sotto il profilo geologico l’area è compresa nell’arco Calabro-Peloritano e le unità affioranti fanno parte della Macrozona della Catena Costiera-Sila originatasi a partire dal Plio-Pleistocene. La giurisdizione amministrativa compete ai comuni di Lamezia Terme e di Platania.

I dati tecnici utilizzati in questo lavoro di tesi sono stati forniti da: ARPACAL; Centro Cartografico Regionale della Calabria; PAI Calabria; ABR Calabria; Ufficio Tecnico Comunale di Lamezia Terme. I dati storici sono stati acquisiti presso la Biblioteca e l’Archivio di Stato di Lamezia Terme. Alla ricerca storica degli eventi idrogeologici che in passato hanno interessato l’area, è seguita l’elaborazione dei dati termo-pluviometrici per la definizione del clima e degli eventi pluviometrici recenti che hanno innescato i movimenti di versante, la redazione del carte tematiche: inventario delle frane, delle acclività, della carta litotecnica, dell’uso del suolo, e dell’esposizione dei versanti. L’elaborazione dei dati di pioggia è avvenuta secondo un modello matematico- statistico rivolto alla ricerca delle soglie critiche per l’innesco di fenomeni franosi applicato alla stazione di Nicastro-Bella, situata a poca distanza dalla frana in località Casturi nel comune di Lamezia Terme.

L’obiettivo della tesi è quello di verificare l’applicabilità, all’area suddetta, di tale modello matematico-statistico in linea con quanto stabilito dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 Febbraio 2004 avente per oggetto: "Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile".

In conclusione si può affermare che il modello di ricerca delle soglie qui utilizzato, come risulta dalle elaborazioni statistiche e grafiche, è pienamente applicabile al bacino del torrente Piazza, poiché gli eventi studiati che hanno superato le soglie di attenzione e di criticità ( > +1 per i movimenti superficiali e  > +1,5 per i movimenti più profondi) sono stati seguiti da movimenti di versante. Si ritiene che la metodologia proposta possa costituire un valido aiuto per la previsione delle condizioni pluviometriche di innesco delle frane, tanto da essere adeguata anche per la previsione in tempo reale della pericolosità pluviometrica, come previsto dalle procedure attuali dei Centri Funzionali regionali.