• Mascolinità
• Jeanette Winterson
• Jane Eyre
• Intertestualità
• Fictional autobiography
• Dog-Woman
• Boating for Beginners
• Bibbia
• Adozione
• Mrs Winterson
• Oranges Are Not the Only Fruit
• Sexing the Cherry

Jeanette Winterson è un’autrice britannica nata a Manchester e adottata dopo pochi mesi da una coppia pentecostale evangelica con la speranza che diventi missionaria. All’età di sedici anni si rende conto di essere lesbica e per questo viene cacciata di casa. In tutta la sua carriera Jeanette Winterson ha tratto ispirazione dalla sua esperienza di vita, riscrivendola, rivisitandola e mettendola in fiction, focalizzandosi soprattutto sulla complessa relazione con la madre adottiva. Nel secondo capitolo della tesi andremo così ad analizzare i molti avatar della madre adottiva in tre romanzi facenti parte la prima parte della sua produzione. Seguentemente sarà la figura paterna ad essere presa in esame, una figura sbiadita e apatica che pertanto assume una presenza residuale nella sua narrativa. Nella letteratura e di conseguenza nella scrittura Winterson trova una famiglia, e attraverso la riscrittura della sua stessa vita, riesce finalmente a colmare quel vuoto lasciato dall’adozione e dai genitori assenti. Perciò la riscrittura dei classici canoni narrativi e la fitta intertestualità caratterizzano la scrittura di Winterson. Un po’ come se andasse a ricercare in altri testi le radici che sente di non aver mai avuto. È per questo che nel terzo e ultimo capitolo sarà l’intertestualità di tre dei suoi romanzi ad essere analizzata. Attraverso l’atto della riscrittura della sua stessa storia è finalmente capace di liberarsi. Si sente come un profeta che sta ancora continuando la quest che ha intrapreso da bambina. Al contrario di un missionario o di un sacerdote, non si limiterà a ripetere semplicemente la storia così come è stata scritta, ma la riscriverà secondo la sua versione.