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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06052013-101708


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SIMONETTI, VALERIA
URN
etd-06052013-101708
Titolo
Giardini di Giove e di Madama a Boboli: Analisi, Gestione e Valorizzazione della componente vegetale
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Magnani, Galileo
correlatore Arch. Linari, Mauro
Parole chiave
  • Madama
  • Giove
  • Boboli
  • giardini
Data inizio appello
08/07/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
08/07/2053
Riassunto
Riassunto:
Il Giardino di Boboli, uno degli storici spazi a verde ornamentale più importanti e più famosi nel mondo, possiede al suo interno elementi, aree, stanze vegetali non del tutto in perfette condizioni di mantenimento, in consonanza al loro valore storico e filologico. E ciò anche se a Boboli sono andati numerosissimi contribuiti scientifici a stampa – più di 1700 lavori sono stati editi in Italia negli ultimi vent’anni del secolo –, contribuiti nei quali oltre a ripercorrere la storia del bene, sono state prese in considerazione varie criticità e numerose ipotesi atte a migliorare o a riportare la componente vegetale del giardino al ruolo a cui era stata chiamata dai progettisti, anche perché nel trascorrere del tempo sono state fatte in ambito della manutenzione, scelte oggi considerate opinabili.
L’oggetto di studio di questo elaborato è proprio quello di ripercorrere la vicenda storica di due particolari giardini inserti in Boboli, ai lati del percorso principale, giardini di cui si sa ancora poco su come furono progettati e mantenuti nel corso degli ultimi secoli. Per essi, già da un primo approccio. Si individua le necessità di mutare certe componenti del verde che hanno allontanato il giardino dal suo stato iniziale, attuando interventi secondo criteri poco razionali, i cui esiti appaiono aggi certamente discutibili.
Fin dal 1400 presente nel contesto urbano di Firenze, il Giardino di Boboli, passa di proprietario in proprietario, ma è grazie a Eleonora di Toledo che l’area inizia ad assumere una valenza scenica e artistica. In breve, all’interno del giardino vengono realizzati dal Cinquecento giardini, in varie stanze vegetali, attingendo a vegetali diversi per realizzare strutture a veri particolari. Nel corso dei secoli successivi, si assiste a vari completamenti del giardino e alla modifica di alcune aree. All’interno di Boboli, vi sono sempre state delle aree predisposte a giardini privati. Tra questi vi era il Giardino di Madama. Uno dei primi giardini realizzati al fine di raccogliere i proprietari durante i loro momenti personali quotidiani. Il Giardino di Madama e di Giove, sono due giardini adiacenti, non aperti al pubblico e rientrano nella classificazione di giardini dei fiori.
Per questi due giardini, si vuole realizzare una proposta di restauro, valorizzazione e conservazione della componente vegetale, anche perché, nel Novecento, sono andati incontro a un non rispettoso intervento di manutenzione, con l’inserimento di strutture vegetali e di piante incongrue o ingiustificate.
Tramite il Capitolato speciale per il restauro dei giardini e del verde storico, è possibile eseguire a regola d’arte una proposta di restauro, partendo dall’analisi storica dei due giardini, sino ad arrivare alle proposte progettuali. Essendo il problema del restauro del verde storico un argomento molto importante, è opportuno seguire le indicazioni fornite dal capitolato, in quanto risulta essere una delle poche fonti e delle poche linee guida in materia. Dal lavoro fin qui fatto, tramite anche un puntuale rilevamento della situazione attuale, scaturisce una ipotesi di intervento di restauro e di manutenzione intesa come conservazione dell’opera, insieme a un calendario delle operazioni colturali e alle metodiche moderne da adottare.
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