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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06052007-002439


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Antola, Federico
URN
etd-06052007-002439
Titolo
La sfida neoconservatrice: Democrazia, Potere e Legittimità nello scenario globale.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
Relatore Prof. Raffaelli, Tiziano
Parole chiave
  • neoconservatorismo
Data inizio appello
25/06/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi va ad occuparsi del moderno movimento neoconservatore statunitense, e della sua visione del mondo, in cui uso del potere, la sua legittimità e la diffusione della democrazia si intrecciano e consolidano vicendevolmente, e della peculiare visione neoconservatrice del ruolo del primato statunitense.
Nel primo capitolo viene esaminata l’origine del neoconservatorismo attuale, da ricercarsi soprattutto nello shock della sconfitta statunitense in Vietnam e nelle conseguenze che ciò ebbe per la società americana.
Nel secondo capitolo viene trattata la concezione neoconservatrice della democrazia e la rilevanza che questa ha nel loro pensiero e visione del mondo, compreso il problema dell’imposizione della democrazia con la forza; si tratta anche del concetto di “fine della storia”proposto da Francis Fukuyama, e della sua militanza neoconservatrice.
Nel terzo capitolo si tratta il ruolo che l’uso della forza e del potere hanno nel mantenere il primato globale degli Stati Uniti, e di come i neoconservatori concepiscano e propongano concretamente soluzioni per farlo; a tale riguardo si considera anche la visione proposta da Robert Kagan, uno dei più noti neoconservatori, soprattutto nel suo tratteggiare il rapporto tra USA ed Europa.
Nel quarto capitolo si affronta il problema della legittimità del potere globale americano, mediante un parallelismo tra Hobbes ed il pensiero di Robert Kagan, e le varie soluzioni proposte dallo studioso americano a tale questione.
Nel quinto capitolo si valuteranno i limiti della concezione neoconservatrice, limiti che ne hanno pregiudicato l’efficacia, e che hanno fatto completamente fallire la strategia da tale concezione derivata.
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