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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06042017-180705


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BRUNI, COSIMO
URN
etd-06042017-180705
Titolo
Differenti Cut-Off di Indice di Resistivita Renale come indicatori di coinvolgimento renale ed extrarenale e come predittori di peggioramento clinico-strumentale: studio monocentrico su 250 pazienti con Sclerosi Sistemica
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
REUMATOLOGIA
Relatori
relatore Matucci Cerinic, Marco
Parole chiave
  • vasculopatia
  • sclerosi sistemica
  • marker
  • ecodoppler arterie renali
  • fibrosi
Data inizio appello
11/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’Indice di Resistività renale (IRR), misurato attraverso l’ecografia con tecnica Doppler, rispecchia le variazioni sia nel comparto vascolare che tubulo-interstiziale renale, oltre anche alla compliance vascolare sistemica legata a condizioni sia fisiologiche che patologiche, principalmente comordibità della popolazione generale (tra cui ipertensione arteriosa, diabete mellito, iperuricemia, dislipidemia). Poichè il danno renale può verificarsi anche nella popolazione più giovane e anche per valori di IRR<0.70 (cut-off in precedenza proposto come patologico), tale valore limite potrebbe sottostimarne l’entità. L’IRR è stato precedentemente studiato in piccole coorti di pazienti con Sclerosi Sistemica (SSc), senza però considerare le CPG. Gli scopi del nostro studio sono stati: descrivere l’IRR in una popolazione ampia di SSc, testare sia il cut-off fisso 0.70 che un cut-off SSc-età-corretto per identificare danno sia renale che extra-renale SSc-correlato, infine analizzare il valore prognostico dell’IRR basale e della variazione di IRR nel tempo per prevedere un peggioramento generale o organo-specifico.
Sono stati inclusi nello studio 250 pazienti maggiorenni classificabili come SSc secondo i criteri ACR/EULAR 2013, dopo firma del consenso informato. Dati basali su IRR, parametri clinici, laboratoristici, strumentali e terapeutici sono stati raccolti retrospettivamente. I cut-off SSc-età-corretti sono stati creati dividendo la popolazione in quartili di età e considerando in ognuno di essi come patologici i valori di IRR >75° percentile. Il peggioramento nel follow-up è stato definito nel caso si verificasse un peggioramento cutaneo, vascolare periferico, polmonare, cardiaco, renale o il decesso. I dati sono stati analizzati con SPSS vers 20.0 con test appropriati. L’IRR ha mostrato correlazioni significative con età (rho=0.564, p<0.001) e creatinina clearance (rho=-0.385, p<0.001), oltre ad associazioni significative con le comorbidità della popolazione generale. Analizzando l’IRR in valore assolto e con il cut-off 0.70, soltanto le comorbidità della popolazione generale, la funzione renale, la PAP sistolica, disfunzione diastolica e pattern capillaroscopico late risultavano associate. Nel caso dei nuovi cut-off SSc-età-corretti, sebbene questi non identificassero un danno renale precoce, si nota invece una significativa Associazione con indicatori di interessamento fibrotico cutaneo e polmonare, oltre a complicanze vasculopatiche. Analizzando poi un follow-up medio di 3.6±2.6 anni, mentre l’IRR in valore assoluto e l’uso del cut-off 0.70 non mostravano risultati significativi, I cut-off SSc-età-corretti erano significativamente predittivi di peggioramento cardiaco, polmonare e renale. Nessun valore ha invece avuto l’analisi del delta di variazione IRR a 3 anni (100 pz) e a 5 anni (60 pz). In conclusione, nella pratica clinica, differenti cut-off corretti o non corretti per età/SSc possono essere usati per valutare la presenza di coinvolgimento renale ed extra-renale, paragonabilmente alla DLCO nell’indicare un danno sia vascolare che interstiziale polmonare. Tali cut-off possono essere considerati come possibili predittori di peggioramento renale, polmonare e cardiaco in pazienti con SSc.
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