ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06042015-164410


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
DI DOMENICANTONIO, ANDREA
URN
etd-06042015-164410
Titolo
Rivalutazione di Pap test ASCUS con test di triage negativi per HPV ad alto rischio
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PATOLOGIA CLINICA
Relatori
relatore Dott. Confortini, Massimo
relatore Prof. Paolicchi, Aldo
Parole chiave
  • Triage HPV negativo
  • Pap test
  • ASCUS
Data inizio appello
22/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La categoria ASC-US introdotta dal sistema Bethesda 1988 nella classificazione del pap test vaginale e successivamente modificata nel 1991 e nel 2001 rappresenta il primo gradino di anormalità su cellule squamose. La sua importanza in un programma di screening è rappresentata dal suo valore predittivo positivo, tuttavia, considerata l’alta percentuale di sovradiagnosi e la varietà del quadro citologico riferibile ad ASC-US, spesso si rende necessario un protocollo di approfondimento per diramare i dubbi dell’operatore. Tali metodiche possono prevedere o la ripetizione a sei mesi del Pap test, o l’invio diretto in colposcopia o il triage con test HPV ad alto rischio. La logica del triage con test HPV scelta dall’ISPO di Firenze deriva dall’alto valore predittivo negativo del test HPV: una paziente con diagnosi ASC-US con successivo test molecolare negativo ha cioè una bassissima probabilità di avere una patologia CIN2+. Il triage quindi permette di selezionare pazienti a rischio e pazienti non a rischio che morfologicamente hanno comunque entrambe alterazioni morfologiche simili.
La presente tesi ha lo scopo di rivalutare una serie di quadri morfologici di ASC-US negativi al virus ad elevato rischio al fine di approfondire e migliorare i criteri citologici indicativi di una diagnosi di ASC-US in termini di specificità. La revisione dei suddetti quadri citologici ha quindi lo scopo di valutare se vi era stata un sovra diagnosi sulla base di criteri morfologici citoplasmatici o nucleari o se invece le alterazioni presenti erano perfettamente sovrapponibili a quelle presenti nelle ASC-US HPV positive. Dallo storico dell’ISPO di Firenze, sono stati estrapolati da un totale ben più ampio, i primi 103 campioni in ordine cronologico di lettura con esito ASC-US e successivo test di triage per HPV negativo, effettuati nel 2012.
E’ stato valutato principalmente l’ingrandimento nucleare, che rappresenta la caratteristica principale per definire un quadro iniziale di anormalità che possa porre un problema di diagnosi differenziale con una LSIL.
La revisione ha evidenziato 44 casi di ASC-US senza ingrandimenti nucleari o comunque minimi (1,5); tra questi 44 casi, 23 sono stati riclassificati come negativi in quanto non presentavano alcun segno sospetto.
I 42 casi con ingrandimenti nucleari importanti presentavano anche ipercromasia. Questi 42 casi rappresentano i casi sicuramente riconfermabili con la diagnosi di ASC-US e probabilmente legati ad una infezione da HPV a basso rischio.
Rimangono infine 17 casi con atipie presenti ma meno marcate e quindi di difficile collocazione.
E’ chiaro che uno sforzo su una migliore definizione di criteri morfologici identificativi di ASC-Us debba essere fatto. Questo permetterebbe non solo un risparmio di approfondimenti (Triage molecolare per HPV) ma anche una maggior concordanza interoperatore sulle diagnosi borderline.
File