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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06032015-122147


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BAGNOLI, GILDA
URN
etd-06032015-122147
Titolo
Il gioco d'azzardo. Quando scommettere diventa una dipendenza
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Balestrino, Alessandro
Parole chiave
  • azzardo
  • gioco
  • scommesse
Data inizio appello
30/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
ABSTRACT

Il gioco d'azzardo, un problema che per troppo tempo è rimasto in sordina nel nostro Paese creando delle conseguenze disastrose negli anni, segnando l'Italia sotto l'etichetta di un'economia diseducativa che ci rappresenta e che emerge soprattutto nei periodi di maggior crisi. Il mio intenso è stato quello rimettere insieme tutti i tasselli che possono condurre al tema del gioco d'azzardo, analizzando sia i dati e le percentuali che riportano fedelmente la situazione dei giocatori italiani, quindi l'aspetto più economico che caratterizza l'Italia oggi, sia la tematica sociale che riguarda gli atteggiamenti dei pazienti, i comportamenti che devono avere i familiari, la reazione della società a tale disfatta. La tesi è sia compilativa che di ricerca, infatti oltre ad un quadro generale sull'argo-mento del gioco d'azzardo mi sono concentrata sul caso di Pavia, capitale italiana del gioco.
Nel primo capitolo sono elencate le varie tipologie di dipendenza quali le droghe, l'acol, i farmaci, il lavoro, lo sport, il cibo, internet, lo shopping, le dipendenze sessuali ed affettive ed infine quelle dovute dal gioco d'azzardo. Cattarinussi sottolinea che l'individuo nasce dipendente sia dai propri bisogni che dall'approvazione degli altri che sono sempre più esigenti a causa delle continue novità che propone il mercato italiano. L'interpretazione che si può dare di un individuo affetto da una qualsiasi dipendenza viene descritta da Goffman e Forgas, tenendo anche conto del punto di vi-sta del cittadino dipendente le cui scelte sono legate alla disponibilità economica, all'educazione e alle esperienze fatte e tutti questi aspetti sono costretti nella frenesia della vita quotidiana odierna. Pani e Biolcati ritengono che l'unico modo, per il cittadino di oggi, di sentirsi liberi ed indipendenti sia proprio quello di crearsi un proprio mondo dal quale trarre linfa vitale anche se dannoso.
Ma la vita è sempre stata così frenetica? Così nel secondo capitolo riporto un excursus storico dalla nascita del gioco d'azzardo ad oggi, in Italia e negli altri paesi del mondo, sia elencando le scoperte, il susseguirsi di leggi, le controversie della religione ed i cambiamenti significativi, sia va-lutando l'evoluzione sociale dell'approccio al gioco d'azzardo, il cambiamento dei rapporti sociali in questo ambito. Infatti come rileva Scafoglio, si sta perdendo la cognizione del tempo ed il logos, perché il cittadino moderno non detiene più la capacità di scelta, sottratta dalla macchina, facendo tacere molti per dar voce a pochi.
Il terzo capitolo si apre con Scitovsky che dà una spiegazione a come siamo potuti arrivare a tutto ciò: l'economista studia il comportamento che il consumatore assume sul mercato essendo il riflesso tangibile dei suoi gusti, aspetti su cui lavorare per garantire l'economia senza prestare atten-zione però alla natura di tale consumismo, ma solo a garantire l'accessibilità all'acquisto per il cliente prima ancora che possa chiedersi se effettivamente necessità di quella spesa. Negli anni si è perso anche il significato originario di gioco definito da Caillois come un'attività libera e volontaria, fonte di gioia e divertimento, divenendo ora una dedizione di cui siamo schiavi. Questo autore delinea quattro categorie di gioco ed in quella denominata Alea rientra il gioco d'azzardo. Così, Fioroni si allaccia a tale discorso nel definire il gioco d'azzardo e Toffa, entrando nello specifico, distingue tra la figura del giocatore “sociale” e patologico”, indicandone anche l'evoluzione nei comportamenti, mentre Folena, concentrandosi sul giocatore malato d'azzardo, elenca insieme a Pani e Biolcati le caratteristiche che definiscono tale soggetto e che ci permettono di riconoscerlo. Chi sono i giocatori d'azzardo? Ad oggi in Italia sono uomini, donne, bambini, anziani...Guerreschi completa il quadro della situazione attuale distinguendo le motivazioni che spingono ogni tipologia di persona a giocare, quali sono gli agenti esterni e in quali quantità coinvolgono i vari soggetti, mentre De Lellis analizza i costi sociali scaturiti dall'incremento del gioco d'azzardo.
Terminato il quadro generale che definisce e rappresenta il gioco d'azzardo, nel quarto capi-tolo mi concentro sulla Lombardia e sul caso di Pavia, la capitale italiana del gioco d'azzardo, grazie anche alla possibilità che ho avuto di incontrare Simone Feder presso la Casa del Giovane. Lo psicologo mi ha aggiornata sulla situazione attuale del gioco d'azzardo a Pavia e dintorni e mi ha permesso di partecipare al convegno tenuto da Natasha Dow Schüll presso il festival economia a Trento chiamato “fondata sull'azzardo”. Per rendere completa la tesi e permettere al lettore di valu-tare le possibili soluzioni a tale malattia, ho concluso questo ultimo capitolo elencando quali sono i trattamenti studiati per curare e guarire il paziente e quali i possibili approcci, sotto quattro punti di vista principali: il medico, il paziente, i familiari e la società valutandneo anche possibili aiuti di tipo educativo.
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