• cappella del capitolo di San Bonaventura
• sala del capitolo

La prima parte del lavoro si concentra sulla chiesa di San Francesco di Pisa nel cui convento si trova la cappella del Capitolo di San Bonaventura, oggetto particolare della presente trattazione. In essa vengono analizzate le vicende costruttive, dalla fondazione ai restauri più recenti, per poi passare alla descrizione dell’edificio e delle opere di pittura e scultura conservate al suo interno. Si tratta di un capitolo analitico che non ha lo scopo di creare una monografia sull’edificio ma serve come guida per comprendere le modifiche, gli accrescimenti e le perdite che la chiesa pisana ha subito nel corso dei secoli.
La seconda parte è dedicata ad un’indagine sul capitolo da un punto di vista giuridico e architettonico. Partendo dallo studio di Boskovits e da quello della tedesca Stein-Keks abbiamo illustrato lo sviluppo storico, architettonico e decorativo delle sale capitolari, soffermandoci per quanto riguarda l’Italia sui capitoli agostiniani, i più antichi conservati fino ad oggi. Il secondo passo, sempre partendo dallo studio di Stein-Keks, è stato quello di selezionare i capitoli francescani presenti in Italia ed in Toscana. Qui siamo passati all’analisi dei singoli edifici, adottando un criterio cronologico, e fornendo prima informazioni sulla fondazione, costruzione ed ampliamento delle strutture prese in esame, infine abbiamo analizzato le pitture e le altre decorazioni presenti all’interno dell’ambiente. Lo studio è accompagnato da un ricco repertorio illustrativo che ha lo scopo di far comprendere al lettore l’ubicazione, e di fornire un quadro generale sulla struttura e sulla decorazione delle diverse sale capitolari.
La terza parte analizza due sale capitolari realizzate dal Gerini, quella del convento francescano di Prato e quella del monastero benedettino femminile di Santa Felicita a Firenze, adottando gli stessi criteri enunciati in precedenza.
L’ultima parte del lavoro infine si concentra sull’analisi della Cappella del ‘Capitolo di San Bonaventura’ di Pisa, oggetto particolare della presente tesi. La sezione si apre con un paragrafo dedicato all’analisi dell’architettura della sala. Segue un esame approfondito sul ciclo della Passione affrescato da Niccolò di Pietro Gerini sullo scorcio del Trecento, che ricopre la superficie dell’ambiente; questo ha lo scopo di mostrare i legami tra le due zone, pareti e soffitto, i punti di contatto con alcuni importanti capolavori della tradizione pittorica fiorentina del Trecento, e in generale con la tradizione iconografica. Il lavoro è accompagnato da un repertorio di illustrazioni, per la maggior parte realizzate dall’autrice, che hanno lo scopo di mostrare in dettaglio i particolari della sala pisana. Chiude lo studio del capitolo di San Bonaventura un paragrafo relativo ai restauri compiuti fino ad oggi.
Le due appendici sono dedicate da una parte a una breve biografia su Niccolò di Pietro Gerini basata sui testi scritti fino ad oggi; dall’altra alle incisioni di Paolo Lasinio e Giuseppe Rossi, che abbiamo avuto modo di riscoprire durante la nostra ricerca, supporto indispensabile per lo studio del ciclo pittorico pisano.
Ci auguriamo, con questo studio, di aver fornito un quadro generale per quanto riguarda l’istituzione capitolo, sia da un punto di vista storico-organizzativo, che architettonico-decorativo, e di aver colmato la mancanza di fonti bibliografiche soprattutto per quanto riguarda il capitolo pisano.