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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292018-210702


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PROIETTI, ARIANNA
URN
etd-05292018-210702
Titolo
Tabucchi per noi. Gli studi su Antonio Tabucchi nel nuovo millennio
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Curti, Luca
Parole chiave
  • Portogallo
  • Antonio Tabucchi
  • studi italianistici
  • Critica letteraria
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Con il presente lavoro si vuole allestire una presentazione completa dell'opera narrativa di Antonio Tabucchi (1943-2012) e della sua attività di scrittore, partendo dall'analisi di ventidue articoli tratti dalle maggiori riviste di letteratura italiana nel mondo (sia italiane che straniere). Il presente studio vorrebbe quindi far luce sui principali filoni di indagine percorsi dalla critica con il proposito di fare il "punto" sull'interesse sorto intorno a Tabucchi nel nuovo millennio. L'obiettivo fondamentale di questa ricerca è stato quello di collezionare e discutere alcuni degli omaggi più significativi tributati allo scrittore. Di conseguenza, si cercherà di rendere conto anche di studi pubblicati in altre lingue (o che spesso compaiono in riviste provenienti da centri di cultura italiana dislocati all’estero) con l’intento di offrire un panorama più vasto possibile ai fruitori di questo repertorio critico. Relativamente agli aspetti inerenti la metodologia di ricerca, per questo studio si è fatto riferimento alla banca dati elettronica «Italinemo» che raccoglie, tramite schedatura ordinata e completa, le differenti riviste di italianistica pubblicate su scala mondiale a partire dal nuovo millennio. Con il proposito di spingersi oltre, sono state condotte diversi indagini in loco; è stato visitato il "Fondo Tabucchi"- donato per volontà dello stesso alla Biblioteca di Vecchiano - e la casa natale dell'autore, confrontandosi, ove necessario, con persone particolarmente vicine allo scrittore (in special modo, significativa per questo lavoro, è stata la preziosissima intervista - posta in Appendice I - rilasciata dal Dott. Riccardo Greco, ex alunno dello scrittore da lui stesso scelto come relatore di tesi). Il presente lavoro è articolato in cinque capitoli: il primo è dedicato alla presentazione dell'autore toscano quindi, al suo processo di formazione, alla genesi delle sue opere e al suo viscerale rapporto col Portogallo; il secondo, il terzo e il quarto sono invece dedicati all'approfondimento di ventidue contributi critici in grado di offrire una visione più vasta della sua attività di scrittore. L'ultima parte della tesi è infine dedicata ad una possibile spiegazione del racconto tabucchiano "I pomeriggi del sabato" (1981) studiatissimo dagli esperti italianisti non solo per il carattere aperto della trama (che potrebbe sembrare all'apparenza priva di un'effettiva conclusione) ma anche perché la stessa "sceneggiatura", alla base del racconto, appare volutamente indeterminata ed imprecisa offrendo così diversi spunti di riflessione alla critica testuale. Le motivazioni che hanno spinto la mia attenzione verso questo progetto di ricerca hanno una duplice natura. Da un lato, il proposito che ha animato questi studi è stato quello di voler rendere omaggio ad un autore poliedrico tra i più noti all'estero, scrittore e al contempo traduttore , fortemente legato ai temi dell'impegno e indiscusso sperimentatore di nuove forme narrative (dai racconti al romanzo, dalle scritture sociali alle lettere). Dall'altro, l'interesse nei suoi confronti nasce dall'amara costatazione che la sua attività di scrittore in Italia avrebbe potuto essere più efficacemente valorizzata. Infatti solo con il passare del tempo Tabucchi inizia ad essere apprezzato proprio per il suo non voler mai scendere a compromessi, per la sua schiettezza e per il suo coraggio nell'esprimersi, oltre che per la sua scrittura calibrata e misurata caratterizzata da un taglio scorrevole, dal dettaglio sapiente ed essenziale. Tabucchi era un intellettuale integro e parlava allo scoperto senza aprire il "paracadute" del linguaggio buonista. L'impalcatura di cui si compone la sua scrittura letteraria è prima di tutto etica, poi letteraria. La parola è portatrice di senso e per questo viene limata soppesata, calibrata e da lui considerata per il suo significato filologico e scientifico. Perché la parola è importante, perché parlare è importante e questo lo sapeva bene Tabucchi. La cifra stilistica profonda della sua narrativa è dettata pertanto da un'avida ed urgente istanza di comunicazione. Non a caso, sua moglie Maria José De Lancastre ricorda ancora oggi come il marito la invitasse ripetutamente a parlare e a non aver paura di esprimersi mai: «Parla perché poi un giorno avremo la bocca piena di terra e non potremo più dire la nostra». E’ importante parlare.
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