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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292014-160659


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BIANCA, MASSIMO
URN
etd-05292014-160659
Titolo
I MODELLI ORGANIZZATIVI
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Martini, Adriano
Parole chiave
  • responsabilità degli enti
  • modelli organizzativi
  • sicurezza sul lavoro
Data inizio appello
07/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nell’intero panorama normativo italiano, l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 231 del 2001 ha rappresentato, senza alcun dubbio, uno degli eventi più rilevanti e più significativi degli ultimi decenni. Si può dire che abbia segnato una svolta, un punto di non ritorno. Da allora in avanti, i soggetti metaindividuali (con o senza personalità giuridica) sono divenuti coprotagonisti della vicenda punitiva e destinatari immediati di risposte sanzionatorie a contenuto afflittivo, orientate alla prevenzione di reati e dunque strumentali alla tutela di interessi penalmente rilevanti.Con l’entrata in vigore della Legge 123/2007 e del D. Lgs. 81/08 è stata rafforzata l’importanza dell’adozione e attuazione del modello organizzativo nel campo della gestione, della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.Questo rappresenta una concreta opportunità sia a livello aziendale che sociale, perché, non solo ne viene riconosciuta l’efficacia ai fini della prevenzione e del miglioramento della qualità e produttività nei luoghi di lavoro, ma anche la funzione esimente relativa alla responsabilità amministrativa introdotta nel nostro ordinamento dal D. Lgs. 231/01.Il legislatore ha affidato ai “Modelli di organizzazione e di gestione” – definiti all’art. 2, c. 1, lett. dd) e disciplinati dall’art. 30 –, l’importante compito di concorrere alla realizzazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza che, per un verso, contribuisca ad assicurare il pieno rispetto di tutti gli obblighi di sicurezza nei luoghi di lavoro, incluso l’obbligo di vigilanza del datore di lavoro, in caso di delega di funzioni (ex art. 16, c. 3) e che, per altro verso, consenta, laddove il modello organizzativo sia adottato ed efficacemente attuato, di prevenire i reati di omicidio colposo e di lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche (di cui agli artt. 589 e 590, c. 3, c.p.), avvalendosi, qualora i suddetti reati presupposto si verifichino e ricorrano tutte le condizioni previste dagli artt. 5, 6 e 7 del D. Lgs. n. 231/2001, dell’efficacia esimente della responsabilità amministrativa della persona giuridica, altrimenti sanzionata dall’art. 25-septies del D. Lgs. n. 231/2001.Il presente lavoro, focalizza l’attenzione sulla responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs. n. 231/01 e il rapporto di tale normativa con la sicurezza sul lavoro. Si esaminano i profili del D. Lgs. n. 231/01 e le caratteristiche del modello organizzativo e dell’organismo di vigilanza. Il documento riporta un approfondimento sul D. Lgs. n. 81/08, anche in riferimento al collegamento tra tale decreto e il D. Lgs. n. 231/01.Nel primo capitolo, viene indicato il percorso di politica criminale adottato dal legislatore occidentale ed italiano, in particolare affrontandolo da un punto di vista costituzionale, fino ad arrivare all’estesa applicabilità della materia con il D. Lgs. 81/2008.Nel secondo capitolo vengono illustrati gli aspetti legislativi e giurisprudenziali della responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs. n. 231/01. Nel terzo capitolo, viene analizzato il processo di implementazione del Modello organizzativo, di gestione e controllo che un’azienda deve seguire, al fine di dotarsi di uno strumento esimente dalla responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/01. 
In particolare, le fasi sono così individuate: analisi preliminare, risk assessment, gap analisys e implementazione del modello, che comprende due attività fondamentali: la formazione del personale e la diffusione del modello. Il quarto capitolo evidenzia l’efficacia del Modello organizzativo secondo l’art. 30 ex D. Lgs. n. 231/01. Nel quinto capitolo vengono sottolineate le norme cogenti l’accertamento della responsabilità dell’ente e le sanzioni relative al Sistema di gestione della Sicurezza.A conclusione, si precisa la rilevanza del Modello organizzativo nella realtà imprenditoriale e l’importanza da assegnare alle politiche formative ed educative, oltre a quanto previsto per obbligo di legge.
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