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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05282015-100249


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DAMI, GIANLUCA
URN
etd-05282015-100249
Titolo
Lo strumento del Crowdfunding: il modello equity-based come canale di finanziamento alternativo per le start-up innovative
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Mariani, Giovanna
Parole chiave
  • crowdfunding
  • start up
  • equity
  • regolamento consob
  • piattaforma
  • investitore
Data inizio appello
22/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
“La nostra iniziativa nasce con l’intento di promuovere uno strumento che riteniamo rechi in sé il seme capace di una rivoluzione nel modo di fare impresa nel nostro paese e che, se sapremo sostenerne un’adeguata affermazione, potrebbe facilitare la ripresa economica e anche assicurare uno sviluppo duraturo. Ci proponiamo di mettere in relazione idee, persone e risorse finanziarie proponendo start-up con progetti coinvolgenti e che trasmettono messaggi innovativi, anche a sfondo sociale: Inizia una nuova era di fare impresa”, sono queste le parole con le quali StarsUp, primo gestore in Italia e nel mondo autorizzato dalla Consob alla gestione di piattaforme per la raccolta online di capitale di rischio, definisce la portata innovatrice del fenomeno del crowdfunding, quale strumento che, a detta di molti, rivoluzionerà il modo di fare impresa.
Negli ultimi anni è stato riversato un interesse sempre maggiore sul fenomeno delle start up innovative, piccole e medie imprese di nuova costituzione che hanno come scopo lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Queste imprese sono però limitate da situazioni patologiche del mercato, tra le quali, soprattutto, la difficoltà nel reperire risorse finanziarie necessarie per il proprio sviluppo e crescita sul mercato. Le principali difficoltà incontrate riguardano, infatti, la mancanza di capitale necessario, la difficoltà nell'ottenere credito dalle banche e soprattutto la complessità delle procedure burocratiche. Pertanto molte imprese che si trovano nella fase di avvio, intendono investire avvalendosi di risorse proprie. Negli ultimi anni, internet ha dimostrato di poter essere una formidabile risorsa finanziaria per le iniziative imprenditoriali proponendosi concretamente come soluzione innovativa per il finanziamento dell’impresa.
L’amministrazione Obama ha saputo cogliere l’opportunità ed ha introdotto con il JOBS Act la prima regolamentazione organica della raccolta via web di capitale di rischio. L’Italia non è stata da meno, con il Decreto Crescita 2.0 ed il grande lavoro svolto per sostenere le start up e l’innovazione tecnologica.
Ma il Crowdfunding non è soltanto uno strumento finanziario innovativo; è anche uno strumento di marketing che consente di studiare il mercato prima del lancio di un nuovo prodotto, per valutarne il gradimento e quindi anche la possibilità di successo. Infatti, con il crowdfunding, si riesce a promuovere un prodotto nella fase di funding, prima ancora che esso sia sul mercato, accelerandone poi l’adozione e riducendo il rischio di mercato.
Inoltre, consente la creazione e lo sviluppo di una community che discute del prodotto, pertanto si tratta di un fenomeno partecipativo che valorizza il desiderio della gente di sentirsi parte di un progetto, di fornire il proprio contributo non solo finanziario ad un’idea in cui si crede.
Nel complesso si tratta di una innovazione di processo in grado di modificare significativamente le logiche finanziarie delle piccole e medie imprese ed in particolare delle start up innovative.
Grazie all’adozione di apposite normative in USA e in Italia, il 2013 è l’anno del debutto dell’equity-based crowdfunding, cioè la raccolta di capitale di rischio tramite il web. I due paesi sono i primi a dotarsi di una normativa organica per questo nuovo strumento finanziario, candidandosi così come modelli e mercati di riferimento.
Il posizionamento però è diverso: mentre gli USA puntano a sostenere la piccola impresa, l’Italia si è concentrata sulle start up tecnologiche e la tendenza è quella di espandere il focus, allo scopo di sostenere la nascita di nuove imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro. In particolare, l’Italia si pone come punto di riferimento in Europa per la creazione di un mercato dell’equity crowdfunding, che tenga conto tanto degli obiettivi di raccolta finanziaria, quanto delle esigenze di protezione degli investitori non professionali, in considerazione dell’alta rischiosità di ogni investimento in capitale di rischio.
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