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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05272012-153442


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PITTA, ANTONINO
URN
etd-05272012-153442
Titolo
"Una cornucopia di vocaboli" - saggio di commento ai frammenti del l. I del "de vita populi Romani" di M. Terenzio Varrone
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Ferri, Rolando
controrelatore Prof. Stagni, Ernesto
correlatore Prof. Ranucci, Giuliano
Parole chiave
  • abbigliamento
  • alimentazione
  • bevande
  • culto
  • età monarchica
  • etimologia
  • Lindsay
  • Nonio
  • Riposati
  • Salvadore
  • suppellettile domestica
Data inizio appello
02/07/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/07/2052
Riassunto
La fonte principale per la ricostruzione di un’opera antiquaria in quattro libri di Marco Terenzio Varrone, il “de vita populi Romani” (del 43 a. C.) è costituita dal grammatico africano Nonio Marcello (vissuto probabilmente nel IV sec. d. C.), che ne riporta un ampio numero di frammenti come citazioni all’interno del proprio glossario intitolato “de compendiosa doctrina”. Un’analisi del metodo di lavoro di Nonio autorizza a credere che egli non conoscesse il “de vita” di seconda mano, ma possedesse una propria copia dell’opera che sottoponeva a spoglio sistematico al fine di trarne materiale linguistico ed esempi per il proprio glossario. Proprio l’estrema meccanicità del suo modo di procedere comporta che, al presentarsi di determinate condizioni, sia possibile ricavare dall’ordine in cui Nonio riporta più frammenti di un’opera informazioni sull’ordine in cui questi comparivano nella fonte. Applicando dunque determinate regole, al cui insieme si dà il nome di lex Lindsay, a gruppi di frammenti citati in serie da Nonio, può essere ricostruito l’ordine in cui essi comparivano nei quattro libri del “de vita”. Questo dato è di capitale importanza, in quanto, sapendo l’ordine di successione di più frammenti, qualora questi trattino argomenti diversi, si può anche ipotizzare in che ordine si avvicendassero diverse sezioni tematiche all’interno di ciascun libro del “de vita”. Nel caso specifico di questa opera, un’applicazione attenta della lex Lindsay permette, in ultima istanza, di risalire con buona probabilità alla struttura dei singoli libri e di intere sezioni tematiche. Nel saggio introduttivo è chiarito a quali condizioni la lex Lindsay possa essere applicata ai frammenti del “de vita” e, sulla base di questa applicazione, sono presentate le serie di citazioni il cui ordine è quasi certo. Confrontando le diverse serie così ottenute e, dove possibile, intersecandole, viene proposta una possibile ricostruzione della struttura dei quattro libri del “de vita”, dell’ordine in cui sezioni tematiche diverse si seguivano all’interno di ciascun libro e della successione in cui più frammenti comparivano entro una stessa sezione tematica. Viene poi proposta una sistemazione, all’interno dello schema così tracciato, dei frammenti del “de vita” citati da fonti diverse da Nonio. Come risultato finale di questa operazione, viene presentato un prospetto sinottico della materia discussa nei quattro libri del “de vita” ed è fornita una nuova numerazione dei frammenti.
La seconda parte del lavoro è costituita da un’edizione critica dei frammenti del primo libro, il libro del “de vita” di cui restano più citazioni e a cui meglio può essere applicata la lex Lindsay (due fattori che permettono di avanzare per il l. I, più che per gli altri tre, un’ipotesi di ricostruzione ampia e fondata). Ogni frammento è corredato di una traduzione italiana e di note di commento. Nel commento l’interesse è rivolto principalmente alle questioni linguistiche e critico-testuali, anche se spesso la necessità di ipotizzare un contesto per i frammenti impone di prendere in esame e discutere anche problemi attinenti al campo dei Realien.
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