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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05262016-114707


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SPERONI, SARA
URN
etd-05262016-114707
Titolo
"Sonne auf halbem Weg. Die Istanbul-Berlin-Trilogie", "Karagoz", "Keloglan" e "Perikızı" di Emine Sevgi Özdamar: un itinerario letterario tra Turchia, Germania e teatro. Commento alle opere, introdotto da una breve storia della Volksbühne dal 1890 al 1977, e traduzione di parti scelte tratte da "Seltsame Sterne starren zur Erde".
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
TRADUZIONE LETTERARIA E SAGGISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Grazzini, Serena
Parole chiave
  • Volksbühne
  • teatro
  • Germania
  • Turchia
  • Heiner Müller
  • Berlino Est
  • Fritz Marquadt
  • Benno Besson
  • Emine Sevgi Özdamar
Data inizio appello
27/06/2016
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
27/06/2086
Riassunto
Il presente lavoro consiste nell'analisi di alcune opere della scrittirce turca Emine Sevgi Özdamar. In particolare è stata analizzata la trilogia "Sonne auf halbem Weg: die Istanbul-Berlin-Trilogie" tenendo conto degli episodi in cui il teatro è rilevante sotto vari punti di vista. L'elaborato, inoltre, contiene il commento di alcune opere teatrali ("Karagöz in Alamania", "Keloglan in Alamania" e "Perikızı") della scrittrice turca, nonché la traduzione di alcune parti scelte dal terzo volume della trilogia ("Seltsame Sterne starren zur Erde") che tratta dell'esperienza della Özdamar alla Volksbühne di Berlino Est alla fine degli anni '70. Per comprendere l'origine del famoso teatrale berlinese è stato redatto anche un capitolo nel quale viene illustrata la nascita e lo sviluppo della Volksbühnenbewegung, movimento nato alla fine dell'800 per far accedere a teatro le classi meno abbienti. L'excursus storico comprende gli anni che vanno dalla fine dell'800 agli anni '70 del '900, periodo in cui la scrittirce turca è assistente di regia e collabora con Benno Besson, Fritz Marquardt, Heiner Müller, Matthias Langhoff e Manfred Karge.
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