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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05262015-140927


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MARTINUCCI, IRENE
URN
etd-05262015-140927
Titolo
Utilizzo dei test provocativi a basso volume durante la valutazione manometrica ad alta risoluzione in pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
GASTROENTEROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
  • reflusso gastroesofageo (gastroesophageal reflux)
  • test provocativi (provocative tests)
  • manometria ad alta risoluzione (high resolution ma
Data inizio appello
23/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione: Durante l’esecuzione di una manometria esofagea ad alta risoluzione (HRM), spesso, a completamento diagnostico, viene effettuato il test provocativo a basso volume con deglutizioni rapide multiple (MRS). Tale test è utilizzato come manovra provocativa per valutare sia la fase inibitoria che eccitatoria della contrazione esofagea post-deglutitoria, rappresentando una misura della riserva funzionale contrattile della muscolatura liscia esofagea. Infatti, quando vengono attuate rapidamente deglutizioni multiple, la peristalsi esofagea è inibita e il rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore risulta pronunciato. Dopo l’ultima deglutizione della serie, si ottiene una robusta contrazione peristaltica dell’esofago. Risposte anormali consistono in un’incompleta inibizione del corpo esofageo o in una contrazione subottimale.
Recentemente, uno studio osservazionale prospettico ha dimostrato che l’esecuzione di una HRM con MRS preoperatoria può aiutare a predire l’insorgenza di disfagia post intervento laparoscopico anti-reflusso. Inoltre, un altro studio in ambito manometrico ha evidenziato che il test provocativo con deglutizioni rapide multiple ad alto volume (200 ml di acqua) generava contrazioni peristaltiche più deboli in pazienti GERD rispetto ai volontari sani.
Scopo dello studio: Lo scopo dello studio è stato quello di valutare la correlazione fra MRS, tempo di esposizione dell’esofago all’acido e i valori di impedenza basale (BI) in pazienti con pirosi retrosternale ed endoscopia negativa.
Materiali e metodi: Abbiamo arruolato 56 pazienti consecutivi con pirosi retrosternale ed endoscopia negativa. Previo un periodo di wash-out da inibitori di pompa protonica di almeno 15 giorni, i pazienti hanno effettuato gli esami di fisiopatologia esofagea programmati: HRM e pH-impedenziometria multicanale delle 24 ore (MII-pH). Tutti i pazienti arruolati sono stati quindi divisi in due differenti gruppi sulla base dei dati di MII-pH come segue: esposizione dell’esofago all’acido (AET) patologico (pazienti NERD); AET fisiologico, normale numero di episodi di reflusso e associazione negativa fra sintomi e reflussi (pazienti con pirosi funzionale, FH). Durante la HRM sono state eseguite dieci deglutizioni di acqua (WS) e un MRS (5 deglutizioni consecutive di 3 ml di acqua in un tempo inferiore a 10 s).
I pazienti con disordini motori maggiori dell’esofago sono stati esclusi. Sono stati calcolati la media dell’integrale di contrazione distale (DCI; mmHg*cm*s) delle onde deglutitorie e dell’MRS, compreso il rapporto fra il DCI di MRS e WS (MRS/WS) e successivamente correlati con l’AET ed i valori di BI.
Risultati: Abbiamo selezionato 48 pazienti: 22 NERD (12 maschi, 10 femmine) e 26 FH (10 maschi, 16 femmine). L’età media era simile fra i due gruppi. Come da definizione, l’AET medio e il numero di reflussi erano più alti nei pazienti NERD rispetto al gruppo FH (p<0.0001). I valori di BI sono risultati più bassi nei pazienti con NERD rispetto ai soggetti con diagnosi di FH (p<0.0001)
Il DCI medio delle onde deglutitorie era simile fra NERD e FH, così come la pressione della giunzione esofagogastrica (p=n.s.). Il DCI durante MRS era più alto nei pazienti FH rispetto ai NERD (p<0.05). Similmente, anche il rapporto MRS/WS era più alto nei pazienti FH (p<0.0001). Il DCI delle MRS era inversamente correlato con l’AET (r=-0.382; p=0.03) e direttamente con i BI (r=0.432; p=0.01). Il rapporto MRS/WS era inversamente correlato con l’AET (r=-0.828; p<0.0001) e direttamente correlato con i valori di BI (r=0.854; p<0.0001).
Conclusione: Sulla base dei dati ottenuti con il test provocativo a basso volume, i pazienti NERD hanno mostrato una risposta contrattile subottimale rispetto ai pazienti FH. Inoltre, la risposta dell’MRS è inversamente correlata con l’AET e direttamente con i BI. In conclusione, se questi dati saranno confermati su casistiche più ampie, l’utilizzo dell’MRS durante la HRM potrebbe rappresentare un mezzo per identificare fra i pazienti con pirosi retrosternale coloro che sono a rischio di sviluppare deficit di peristalsi.
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