Tesi etd-05252020-101427 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LA FAUCI, GIOVANNA MARIA
URN
etd-05252020-101427
Titolo
Una luce tra città e mare: HBIM e Analisi del Valore a supporto del progetto di valorizzazione, rifunzionalizzazione e inclusione urbana del Faro di Livorno
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Arch. Santi, Giovanni
relatore Arch. Martino, Massimiliano
relatore Ing. Braccini, Serena
relatore Arch. Martino, Massimiliano
relatore Ing. Braccini, Serena
Parole chiave
- analisi del valore
- bim
- faro
- hbim
- inclusione urbana
- Livorno
- progetto
Data inizio appello
11/06/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obiettivo del lavoro di tesi è una proposta di valorizzazione, rifunzionalizzazione e inclusione urbana del Faro di Livorno.
A supporto della progettazione è stata applicata la metodologia HBIM (Historic Bulding Information Modeling) realizzando, con il software Autodesk Revit, un modello tridimensionale fedele alla realtà dell’oggetto in esame, opportunamente informatizzato. I vantaggi dell’utilizzo di questa metodologia sono molteplici. Applicando questa tecnologia al patrimonio storico architettonico è possibile creare e conservare una copia virtuale dell’elemento esistente e costruire un database di informazioni che contenga ogni tipo di dato non geometrico, passato e presente che altrimenti rischierebbe di perdersi con il passare degli anni. Inoltre, nei software BIM, ogni informazione viene coordinata mediante un motore di modifica parametrica che estende i cambiamenti eseguiti in un punto alle altre viste, tavole di disegno, abachi, sezioni e piante del modello. Questa capacità di coordinare le modifiche ci garantisce l’omogeneità dei dati. Creando questo modello possiamo poi contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico. Grazie all’interoperabilità di questi software il modello diviene un database di informazioni facilmente interscambiabili che possono essere utilizzati e arricchiti da altri professionisti in futuro contribuendo alla creazione di un modello unificato che sia il più completo possibile.
A supporto della progettazione, per evidenziarne gli obiettivi in rapporto alle prestazioni attese da persone e comunità, è stato redatto un questionario valutativo da sottoporre ai cittadini, interrogando persone o professionalità in diversi ambiti. Questa indagine, in favore di una visione più ampia dell’attività progettuale, è stata svolta per una completa definizione delle esigenze, delle funzioni e delle prestazioni attese. I risultati del questionario sono stati elaborati e sono state determinate diverse alternative negli ambiti dell’accessibilità, della gestione, delle funzioni e destinazioni d’uso. La validità di queste alternative è stata valutata in base a diversi parametri fino ad arrivare ad una proposta progettuale soddisfacente.
Per valutare in modo oggettivo quale fosse la scelta migliore per una destinazione d’uso alternativa a quella di segnalamento marittimo per il Faro di Livorno, abbiamo utilizzato un approccio metodologico che si avvale di una tecnica operativa interdisciplinare: L’Analisi del Valore. Questa metodologia ci consente, infatti, di introdurre dei criteri di scelta programmatica e progettuale che hanno come obiettivo il totale soddisfacimento delle esigenze individuate, ma fissano un limite invalicabile nelle risorse economiche. Non si tratta, però, di una mera ricerca di riduzione dei costi cui, spesso, corrispondono soluzioni progettuali prive delle caratteristiche necessarie a garantire il soddisfacimento delle esigenze individuate, bensì di un metodo che, anteponendo le considerazioni sull’Utilità alla valutazione dei Costi, inverte concettualmente la più nota ed utilizzata analisi costi-benefici e garantisce la massima Utilità possibile nei limiti delle risorse economiche di cui si dispone e costituisce un importante strumento per la qualità totale del processo edilizio.
Le scelte derivate dall’elaborazione di queste analisi svolte tramite le metodologie illustrate, sono state concretizzate in un progetto architettonico che si pone come obiettivo il restituire il Faro di Livorno alla comunità, valorizzandolo, creando un polo d’attrazione e redendolo accessibile in totale sicurezza. Lo studio effettuato sulla valutazione delle ipotesi progettuali ci ha portato ad una precisa proposta: una sala per esposizioni all’interno dell’edificio con tutti i servizi necessari annessi all’interno e nelle immediate vicinanze. La progettazione definisce le caratteristiche qualitative e funzionali della volontà di riappropriarsi e valorizzare questo patrimonio. La proposta è quella di creare non solo un sito godibile dalla comunità tutta ma anche un centro di interesse turistico dedicato ad incentivare la conoscenza del nostro patrimonio architettonico e artistico.
A supporto della progettazione è stata applicata la metodologia HBIM (Historic Bulding Information Modeling) realizzando, con il software Autodesk Revit, un modello tridimensionale fedele alla realtà dell’oggetto in esame, opportunamente informatizzato. I vantaggi dell’utilizzo di questa metodologia sono molteplici. Applicando questa tecnologia al patrimonio storico architettonico è possibile creare e conservare una copia virtuale dell’elemento esistente e costruire un database di informazioni che contenga ogni tipo di dato non geometrico, passato e presente che altrimenti rischierebbe di perdersi con il passare degli anni. Inoltre, nei software BIM, ogni informazione viene coordinata mediante un motore di modifica parametrica che estende i cambiamenti eseguiti in un punto alle altre viste, tavole di disegno, abachi, sezioni e piante del modello. Questa capacità di coordinare le modifiche ci garantisce l’omogeneità dei dati. Creando questo modello possiamo poi contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico. Grazie all’interoperabilità di questi software il modello diviene un database di informazioni facilmente interscambiabili che possono essere utilizzati e arricchiti da altri professionisti in futuro contribuendo alla creazione di un modello unificato che sia il più completo possibile.
A supporto della progettazione, per evidenziarne gli obiettivi in rapporto alle prestazioni attese da persone e comunità, è stato redatto un questionario valutativo da sottoporre ai cittadini, interrogando persone o professionalità in diversi ambiti. Questa indagine, in favore di una visione più ampia dell’attività progettuale, è stata svolta per una completa definizione delle esigenze, delle funzioni e delle prestazioni attese. I risultati del questionario sono stati elaborati e sono state determinate diverse alternative negli ambiti dell’accessibilità, della gestione, delle funzioni e destinazioni d’uso. La validità di queste alternative è stata valutata in base a diversi parametri fino ad arrivare ad una proposta progettuale soddisfacente.
Per valutare in modo oggettivo quale fosse la scelta migliore per una destinazione d’uso alternativa a quella di segnalamento marittimo per il Faro di Livorno, abbiamo utilizzato un approccio metodologico che si avvale di una tecnica operativa interdisciplinare: L’Analisi del Valore. Questa metodologia ci consente, infatti, di introdurre dei criteri di scelta programmatica e progettuale che hanno come obiettivo il totale soddisfacimento delle esigenze individuate, ma fissano un limite invalicabile nelle risorse economiche. Non si tratta, però, di una mera ricerca di riduzione dei costi cui, spesso, corrispondono soluzioni progettuali prive delle caratteristiche necessarie a garantire il soddisfacimento delle esigenze individuate, bensì di un metodo che, anteponendo le considerazioni sull’Utilità alla valutazione dei Costi, inverte concettualmente la più nota ed utilizzata analisi costi-benefici e garantisce la massima Utilità possibile nei limiti delle risorse economiche di cui si dispone e costituisce un importante strumento per la qualità totale del processo edilizio.
Le scelte derivate dall’elaborazione di queste analisi svolte tramite le metodologie illustrate, sono state concretizzate in un progetto architettonico che si pone come obiettivo il restituire il Faro di Livorno alla comunità, valorizzandolo, creando un polo d’attrazione e redendolo accessibile in totale sicurezza. Lo studio effettuato sulla valutazione delle ipotesi progettuali ci ha portato ad una precisa proposta: una sala per esposizioni all’interno dell’edificio con tutti i servizi necessari annessi all’interno e nelle immediate vicinanze. La progettazione definisce le caratteristiche qualitative e funzionali della volontà di riappropriarsi e valorizzare questo patrimonio. La proposta è quella di creare non solo un sito godibile dalla comunità tutta ma anche un centro di interesse turistico dedicato ad incentivare la conoscenza del nostro patrimonio architettonico e artistico.
File
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