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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05252015-155141


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
FERRAZZA, PATRIZIA
URN
etd-05252015-155141
Titolo
Ruolo della Tac con perfusione nel predire la risposta tumorale alla radioterapia nei pazienti affetti da neoplasie testa-collo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
RADIOTERAPIA
Relatori
relatore Dott. Ursino, Stefano
Parole chiave
  • TC perfusione
  • testa-collo
  • radioterapia
Data inizio appello
08/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO ANALITICO

Obiettivo dello studio
L’obiettivo primario del nostro studio è stato quello di analizzare in maniera prospettica le variazioni dei valori dei parametri perfusionali tumorali tra il pre e post-trattamento nei pazienti affetti da HNC localmente avanzato sottoposti a radiochemioterapia concomitante esclusiva con intento curativo e di correlarle con la risposta PET/CT post-trattamento.
Materiali e metodi
Questo studio è stato realizzato grazie alla collaborazione della U.O. di Radioterapia Oncologica Universitaria con le U.O. di Radiodiagnostica Universitaria e Medicina Nucleare Universitaria.
Lo studio ha previsto l’arruolamento in maniera prospettica di pazienti con neoplasia in stadio intermedio o localmente avanzato del distretto cervico-cefalico (Stadio II-IV) candidati a trattamento di radioterapia (RT), radiochemioterapia (RTCT) o radioterapia + Cetuximab con intento curativo.
Tutti i pazienti arruolati nello studio sono stati sottoposti a stadiazione pre-trattamento mediante una panendoscopia del distretto ORL con biopsia, TC con m.d.c. del distretto ORL e FDG-PET/CT total body. In corso di TC diagnostica-stadiativa è stato effettuato anche lo studio basale della perfusione tumorale limitatamente alla lesione primitiva.
Il follow-up ha previsto invece una valutazione precoce della risposta a 3 settimane mediante TC perfusionale e successivamente a 3 mesi dal termine del trattamento mediante TC perfusionale e FDG-PET/CT. Successivamente il follow-up del paziente ha proseguito in maniera routinaria secondo il protocollo del centro (visite ORL a cadenza mensile o trimestrale e TC del distretto testa-collo semestrali per i primi due anni dopodichè visite ORL semestrali e TC annuale).
La risposta metabolica PET/CT è stata definita in base ai criteri PERCIST (Positron Emission Respons Criteria in Solid Tumors).
La prima valutazione eseguita è stata correlare la variazione dei parametri TC perfusionali (BV, BF, MTT, PS) a tre settimane e a tre mesi dal termine del trattamento radioterapico rispetto al baseline. Successivamente tutte le variabili risultate significative all’analisi di correlazione sono state inserite in un modello lineare generalizzato per determinare il contributo di ogni singolo fattore prognostico al punteggio assegnato alla PET/CT.
Risultati
Dal Luglio 2012 al Luglio 2014 sono stati arruolati presso il nostro centro 25 pazienti affetti da neoplasia non operata del distretto testa-collo, candidati a trattamento radioterapico esclusivo ad intento radicale, associato o meno a chemioterapia o Cetuximab concomitante.
La variazione dei singoli parametri perfusionali tra il baseline ed il post-trattamento è risultata statisticamente significativa per tutti i parametri sia a 3 settimane che a 3 mesi ad eccezione dell’MTT a 3 settimane (p=0,241). Per le successive analisi è stato attribuito un punteggio alla risposta PET/TC (0= risposta completa, 1=risposta parziale, 2=stabilità o progressione di malattia). L’analisi univariata ha mostrato una correlazione significativa tra la variazione di tutti i parametri perfusionali e la risposta PET/CT, tranne che per l’ MTT (p=0,676).
Nella successiva analisi multivariata, che è stata eseguita tenendo conto delle sole variabili significative all’univariata, la significatività statistica è stata mantenuta per il solo parametro PS (p=0,037) mentre è stata persa per gli altri due.
Per valutare se il valore assoluto dei parametri perfusionali misurato in condizioni basali potesse essere predittivo di risposta PET/CT a tre mesi dal termine del trattamento è stato attribuito alla PET/CT un punteggio dicotomico (0=risposta completa, 1= risposta parziale, stabilità e progressione di malattia). L’analisi ha mostrato una correlazione ai limiti della significatività statistica per il BV e il PS (rispettivamente p= 0.078 e p=0.084), ovvero i pazienti che hanno un elevato valore di questi parametri sembrano avere una maggior probabilità di andare incontro ad una risposta metabolica completa valutata mediante PET/CT.
Conclusioni
La CTP è una metodica relativamente recente e non ancora validata nell’utilizzo nella pratica clinica quotidiana. I risultati della nostra esperienza preliminare confermano in buona parte quelli già riportati dalle altre esperienze facendo emergere però, in maniera ancora più evidente, il ruolo del parametro PS come possibile fattore predittivo di risposta tumorale.
Data l’esiguità campionaria ma soprattutto il breve follow-up della nostra casistica, è stato possibile solo confrontare i risultati della CTP con quelli della PET/CT.
Riteniamo invece che un follow-up più lungo ed una maggior numerosità campionaria saranno utili in futuro per capire se il decremento di uno o più parametri perfusionali sia predittivo di un miglior outcome oncologico in termini di recidiva locoregionale e sopravvivenza.
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