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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05252011-130124


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BIBBIANI, LEONARDO
URN
etd-05252011-130124
Titolo
Prognosi delle neoformazioni delle basse vie urinarie del cane
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
correlatore Prof. Guidi, Grazia
controrelatore Prof. Poli, Alessandro
correlatore Dott.ssa Marchetti, Veronica
Parole chiave
  • prognosi
  • diagnosi
  • neoformazioni
  • basse vie urinarie
  • cane
Data inizio appello
10/06/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/06/2051
Riassunto
Le neoformazioni delle basse vie urinarie diagnosticate nel cane sono prevalentemente di origine neoplastica e rappresentano approssimativamente l’1% di tutti i tumori ed il 2% di tutte le neoplasie maligne. Il carcinoma delle cellule di transizione è il tumore maligno primario più frequente del tratto urinario del cane; il carcinoma squamocellulare, l’adenocarcinoma, il carcinoma indifferenziato ed altri tipi di tumori di origine mesenchimale sono diagnosticati meno frequentemente. Non vanno comunque sottovalutate le proliferazioni tissutali a carattere flogistico, le quali, secondo alcuni autori, sembra rappresentino uno stadio precanceroso. In entrambi i casi i soggetti colpiti presentano segni e sintomi sovrapponibili, quali ematuria, stranguria, pollachiuria ed incontinenza urinaria, molto spesso trascurati dagli ignari proprietari. Questo costituisce un limite alla formulazione di una diagnosi precoce da parte del medico veterinario, considerando anche la particolare aggressività delle forme neoplastiche che interessano le basse vie urinarie. I fattori di rischio maggiormente responsabili dello sviluppo di neoplasie vescicali includono l’esposizione a sostanze contenute all’interno di pesticidi ed erbicidi, le nitrosamine, le amine aromatiche, la ciclofosfamide e l’obesità dell’animale stesso, probabilmente perché il grasso funge da deposito di queste sostanze e le rilascia lentamente prolungandone l’attività cancerogena. La figura del veterinario patologo assume un ruolo critico nella gestione clinica delle neoformazioni riscontrate nei pets, in quanto da un accurato e tempestivo iter diagnostico e dalle relative scelte terapeutiche dipenderà una maggiore probabilità di successo.
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