• terapia cognitivo-comportamentale
• realtà virtuale
• analisi segnali fisiologici
• stress-psicologico

Nel presente lavoro di tesi è stato sviluppato un ambiente basato sull’integrazione di realtà virtuale e sensori non invasivi personali per l’analisi ed il trattamento dello stress psicologico. Questo approccio innovativo, che potrà essere in futuro utilizzato anche in ambito clinico, come terapia di riabilitazione neuro-cognitiva e trattamento dello stress, si basa su: i) misurazione quantitativa e oggettiva dei sintomi con l’utilizzo di biosensori e degli strumenti tipici dell’analisi comportamentale somministrata tramite realtà virtuale; ii) sostegno decisionale per la pianificazione del trattamento grazie a un processo di data fusion e di algoritmi di allerta; iii) sistema di allerta e riscontro motivazionale per migliorare la risposta del soggetto e un soddisfacente risultato nel lungo periodo. I biosensori trasmettono i dati dal mondo reale a quello virtuale tenendo traccia dello stato emotivo, di salute e di movimento individuale influenzando pertanto l’esperienza soggettiva nel mondo virtuale. Sono stati utilizzati sistemi integrati indossabili in grado di trasdurre la frequenza cardiaca e i segnali ElettroCardioGrafici, così come la risposta ElettroDermica.
Lo Stress Psicologico si verifica quando un individuo percepisce che le esigenze ambientali vengono imposte o superano la propria capacità di adattamento. Anche se la Terapia Cognitivo Comportamentale è il miglior approccio validato per il trattamento dello stress, sono necessarie ulteriori ricerche cliniche per mettere a punto i protocolli esistenti e per sfruttare appieno il suo potenziale clinico.
La Realtà Virtuale offre il potenziale per creare una sistematica sperimentazione umana, la formazione e gli ambienti di trattamento che consentono il controllo preciso della presentazione dello stimolo nel complesso, coinvolgente, dinamico scenario tridimensionale (3-D) , all'interno del quale è possibile monitorare l'interazione sofisticata, il comportamento e registrare le prestazioni.
Numerosi studi hanno dimostrato che la realtà virtuale ha un effetto sul sistema psico-fisiologico.
Ci sono varie modalità, come l’espressione del viso, l'intonazione vocale, i gesti, le posture e la fisiologia che possono essere utilizzate per valutare gli stati affettivi di individui che interagiscono con una realtà virtuale e/o artificiali. Sono preferibili modelli affettivi basati su dati fisiologici. L'idea di utilizzare i segnali fisiologici è nata dalla considerazione, documentata in letteratura, che questi segnali non sono direttamente influenzati dal danno.