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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05242017-172503


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VOLTURNO, MAURIZIO
URN
etd-05242017-172503
Titolo
IL SOVRAINDEBITAMENTO IN OTTICA PREVENTIVA: PRINCIPI GENERALI E ANALISI DI UN CASO AZIENDALE
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Zarone, Vincenzo
Parole chiave
  • SOVRAINDEBITAMENTO
  • PMI
Data inizio appello
12/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente elaborato è incentrato sul tema del sovraindebitamento in ottica preventiva e, in particolar modo, alle procedure messe a disposizione dell’imprenditore al fine di prevenire tale situazione in cui l’eccessivo indebitamento, unito alle difficoltà finanziarie, possa paralizzare l’attività aziendale.
A seguito della crisi finanziaria del 2007-2008, molte imprese, soprattutto di piccole dimensioni, sono scomparse dal mercato; questo fenomeno ha messo in evidenza come non sia più possibile fare impresa senza avere delle competenze in tema di controllo di gestione e in tema di finanza aziendale.
Come verrà nelle pagine che seguiranno ampiamente analizzato, il nostro territorio è costituito da imprese aventi una dimensione media e piccola, caratterizzate dal fatto che a capo di esse non vi sia ancora un manager dotato di conoscenze e competenze tali da affrontare le difficoltà che sono insite nel sistema economico attuale, ma un capo azienda che conosce perfettamente il business da un punto di vista produttivo e, che preferisce mantenere il controllo totale della stessa avvalendosi della collaborazione dei proprio familiari.
Il passaggio da una fase di sviluppo ad una fase di crisi non è repentino, ma il più delle volte è accompagnato da segnali che sono in grado di rivelare l’approssimarsi di tali situazioni, in un primo momento in maniera tenue, per poi divenire sempre più intense e non lasciare altra via all’imprenditore che quella di avviare le procedure concorsuali di vario genere.
La letteratura negli ultimi anni, con riferimento alle imprese sia di piccole e medie dimensioni sia alle grandi imprese, ha modificato il significato della crisi. Si è passati da un concetto di gestione della crisi come momento episodico a uno dinamico, spostando quindi l’attenzione sulle capacità da parte del management di interpretare i segnali provenienti dall’interno e dall’esterno in maniera tale da prendere in considerazione l’eventualità di intraprendere azioni correttive finalizzate a garantire la continuità aziendale.
Lo stato di crisi porta all’incapacità di raggiungere o mantenere l’equilibrio economico-finanziario; in altre parole, l’impresa non ha la capacità di soddisfare le attese di tutti quei soggetti che hanno a che fare con essa partecipando alla vita aziendale.
Tuttavia, difficilmente la crisi ha esclusivamente matrice finanziaria: qualora sia possibile ripristinare l’equilibrio finanziario tali condizioni vengono meno, al contrario, se le cause hanno matrice economica (ad esempio un mix di produzione inadeguato), la situazione si presenta come più complessa, il solo ripristino dell’equilibrio finanziario non sarà pertanto sufficiente a far ripartire l’azienda.
Da questo ne consegue che una crisi di matrice economica può generare uno squilibrio finanziario che porta l’impresa a una condizione di sovraindebitamento e, quindi, verso la chiusura.
Le domande di ricerca nel presente lavoro di tesi possono così sintetizzarsi:
• Esiste una struttura finanziaria ottimale per una PMI?
• Cosa vuol dire crisi da sovraindebitamento? Cosa comporta?
• Come prevenire tale situazione?
Il lavoro si prefigge l’obiettivo di analizzare i contributi teorici in materia di struttura finanziaria ottimale nel primo capitolo, nello specifico saranno analizzati contributi di Modigliani e Miller, e le teorie che nascono dalla critica a questa, quali la Trade-off Theory e la teoria del Packing Order; nell’ultima parte del primo capitolo viene dato cenno ai fabbisogni finanziari delle PMI innovative con dei riferimenti all’attuale Impresa 4.0.
Il secondo capitolo è interamente dedicato al tema della crisi da sovraindebitamento con l’analisi delle sue tipologie e le cause, l’analisi della procedura con tutte le sue implicazioni in tema di continuità aziendale e con le relative normative di riferimento.
Il terzo capitolo tratta del soddisfacimento del fabbisogno finanziario delle PMI, analizzandolo in ottica qualitativa e quantitativa. In aggiunta, si fa riferimento a forme di finanziamento innovative utilizzabili dalle PMI, alternative al tradizionale canale del sistema bancario.
Nello specifico saranno descritti sinteticamente strumenti sostenibili quali le cambiali finanziarie, le obbligazioni partecipative subordinate e i Minibond, strumenti questi che si differenziano per una maggiore o minore pervasività di chi presta denaro all’interno dell’organizzazione.
In conclusione, sono analizzati gli indicatori reddituali e finanziari da monitorare costantemente, al fine di prevenire una situazione di crisi
Con il quarto capitolo si entra nella parte più operativa e centrale dell’elaborato, esso è strettamente collegato al caso aziendale analizzato nel capitolo successivo.
Il tema affrontato è quello concernente la ristrutturazione del debito, con riferimento al principio contabile OIC 6, tale procedura, sarà affrontata in via teorica, analizzando i diversi step necessari affinché il Piano di ristrutturazione vada a buon fine.
In ultimo, con particolare riferimento al Decreto Legislativo 139/2015, saranno analizzate particolari poste di bilancio che nascono a seguito delle strategie adottate nel Piano, le quali possono essere: modifica dei termini originari del debito, estinzione del debito con cessione di attività ed estinzione del debito mediante conversione in capitale.
L’ultimo capitolo tratta di un caso aziendale concernente una conceria operante nel distretto di Santa Croce sull’Arno che, nel tentativo di uscire da una crisi ormai quasi al suo punto peggiore, ha deciso di ristrutturare il debito con fornitori e istituti di credito.
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